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Dal Lago di Como alla Lombardia il turismo per lo shopping tax free è un trionfo: +44%. Chi sono gli spendaccioni

Un anno dopo l’introduzione della nuova soglia minima di accesso al ‘Tax Free Shopping’ in Lombardia, passata da 154,95 euro a 70,01 euro (periodo febbraio 2024 – gennaio 2025), i risultati confermano l’efficacia della misura voluta dal governo nel dinamizzare le vendite dei negozi, attirando anche nuovi clienti dall’estero. È quanto emerge dalle elaborazioni dell’Osservatorio per il Turismo di Regione Lombardia, in collaborazione con Global Blue.  Nel periodo di riferimento, l’abbassamento della soglia ha innescato, infatti, una crescita rilevante: +44% nelle transazioni Tax Free rispetto all’anno precedente, +4% nei volumi complessivi di spesa Tax Free, con l’arrivo di 160.000 nuovi shopper, che hanno effettuato acquisti esclusivamente nella fascia tra 70 e 155 euro.

“Una scelta, quella del Governo – ha commentato Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia in occasione della visita al punto informativo dell’Agenzie delle Dogane e dei Monopoli, allestito in piazza Città di Lombardia, in occasione del Fuorisalone 2025 – che dimostra quanto sia strategica questa misura nell’attrarre e fidelizzare lo ‘shopping tourism’.

ARABI, AMERICANI E TURCHI I PIU’ ATTIVI NELLO SHOPPING

L’analisi della sola fascia di spesa 70-155 euro rivela un interessante panorama delle nazionalità più attive: arabi (13%) si posizionano al primo posto per contribuzione di transazioni seguono gli americani (10%), i latinoamericani (9%) e i turchi (8%). Un altro dato significativo riguarda la distribuzione geografica degli acquisti. Se per le spese superiori a 155 euro le località ‘extra Milano’ rappresentavano il 21% del totale, nella fascia 70-155 euro, la percentuale sale al 44%. Questo evidenzia il successo della norma nel favorire un decentramento dello shopping e una maggiore distribuzione dei benefici economici sul territorio lombardo.

CRESCIUTI GLI ACQUISTI DI ARTIGIANATO E PRODOTTI TIPICI

Particolarmente positivo è l’impatto sull’artigianato locale, vero motore del Made in Italy.  La crescita delle transazioni e dei volumi di spesa relativi a questo settore ha superato la media regionale, registrando un +56% nelle transazioni e un +12% nei volumi.  “Numeri che – ha evidenziato Mazzali – testimoniano come la riduzione della soglia abbia incentivato gli acquisti di prodotti tipici e di alta qualità da parte dei turisti internazionali” rimarcando che “la misura si è dimostrata un efficace strumento per ampliare la base di clienti internazionali, sostenere il commercio locale, in particolare l’artigianato, e promuovere una distribuzione più omogenea dei flussi turistici sul territorio regionale”.

IL CONTRIBUTO DEI SISTEMI DIGITALI DELLE DOGANE

L’assessore regionale ha quindi aggiunto: “L’Italia è diventata il primo paese europeo per la spesa Tax Free e questo lo dobbiamo, oltre che alla straordinaria offerta, anche alla digitalizzazione del sistema di validazione delle operazioni frutto della collaborazione dell’Agenzia Dogane e Monopoli – ADM, gli imprenditori e le compagnie di rimborso. Un’operazione privato-pubblico vincente, che deve proseguire anche a livello europeo per rendere effettiva l’interoperabilità tra i sistemi digitali, così da migliorare l’efficacia del sistema in termini di prevenzione di frodi e garantire agli shopper la migliore esperienza di acquisto”.

In questi giorni, conclude l’assessore, “si sono avviate sinergie importanti tra i vertici lombardi di ADM e Regione Lombardia affinché venga rappresentato anche al mondo produttivo l’opportunità che le operazioni Tax Free possono generare per gli operatori avviando così momenti di confronto con le associazioni di categoria legate al mondo produttivo e turistico”.

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