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Ambiente

Como, polveri sottili oltre i limiti di guardia nonostante il lockdown. “E le istituzioni immobili”

Il Circolo Ambiente Ilaria Alpi rilancia l’allarme polveri sottili nell’aria, nonostante il sostanziale lockdown a Como e in tutta la Lombardia. “E ancora una volta le Istituzioni, Governo, Regioni e Comuni, non fanno nulla”, è l’accusa dell’associazione guidata da Roberto Fumagalli.

“Ieri a Como la centralina ARPA ha misurato ben 74 microgrammi/metro cubo di PM10, pertanto ben oltre il limite di legge di 50 microgrammi e addirittura 60 del più pericoloso PM 2,5, con un indice di qualità dell’aria definito “molto scarso” (sempre ieri il PM 10 a Erba era a 71, a Cantù 69) – si legge nella nota del Circolo – Il problema è generalizzato su tutta la Pianura Padana, ma questo non può essere una scusante per le istituzioni che, ancora una volta, non si muovono. Al contrario Regione Lombardia nelle scorse settimane ha prorogato fino a inizio 2021 la deroga alla circolazione dei diesel euro 4 (!), andando quindi contro qualsiasi logica”.

“Altrettanto grave l’impasse istituzionale a livello nazionale – proseguono gli ambientalisti – Proprio a inizio mese la Corte di Giustizia Europea ha condannato l’Italia per aver “sistematicamente e persistentemente” violato le norme sull’inquinamento atmosferico, proprio per le polveri sottili! Una situazione che va avanti da decenni”.

“Secondo noi le Istituzioni, Regione in testa e poi i Comuni del territorio, devono da subito mettere in campo provvedimenti seri e duraturi per disinquinare l’aria – chiude il Circolo Ilaria Alpi – È giusto che – in questa difficile fase che stiamo vivendo – la priorità di azione debba essere dedicata all’allarme virus, ma anche la questione smog è un problema di ordine sanitario, che rischia di interessare la parte più debole della popolazione, ovvero gli anziani e chi soffre di patologie respiratorie”.

L’appello alle istituzioni è dunque affinché “si prendano provvedimenti per limitare il traffico nei centri urbani, riscaldamenti a meno di 19°C per gli edifici pubblici e privati. Ma soprattutto chiediamo di ripensare l’intera mobilità nelle città. E poi incentivare l’uso di fonti energetiche pulite, passando dai combustibili fossili alle rinnovabili: fotovoltaico e solare termico, pompe di calore, ecc.. Solo così si riuscirà a migliorare la qualità dell’aria del nostro territorio”.

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2 Commenti

  1. Beh signori IMMOBILITÀ è il mantra sia della giunta Fontana che della giunta Landriscina per cui purtroppo cosa altro aspettarsi? A questi di verde di ciclabili di aria più pulita non frega niente pur di non limitare zone parcheggi o il traffico si farebbero ammazzare, vediamo se il somaro lombardo se ne ricorderà al momento giusto!

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