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Lady Demonique non molla e si candida sindaco a San Bartolomeo Val Cavargna con il Partito Gay-Lgbt. Ma anche questa volta non passa

Doha Zaghi, in arte Lady Demonique non si arrende. Dopo il terremoto politico scatenato dalla sua candidatura per le elezioni comasche fra le fila di Azione (che sostiene Barbara Minghetti), le relative polemiche a livello nazionale e l’espulsione dalla lista, ci ha riprovato (qui tutti i dettagli) E la sua spinta a essere presente e visibile nell’agone politico l’ha portata a fare un balzo di dimensioni enormi presentandosi come candidata sindaco a San Bartolomeo Val Cavargna.

E già questo passaggio potrebbe essere variamente interpretato A ciò si deve aggiungere come Lady Demonique sia la candidata per il “Partito Gay, Lgtb+”. Insomma un cambio radicale di indirizzo politico fatto in pochissimi giorni. Ma anche in questo caso nulla da fare. Immediata è arrivata la bocciatura, questa volta non per motivi morali ma per questioni legate alla legge elettorale. La candidata è infatti stata esclusa perché laddove si faccia riferimento a paesi con meno di mille abitanti, quale è oggi San Bartolemo Val Cavargna non si devono presentare le le firme a sostegno della lista. La legge elettorale però prevede di far riferimento – e questo potrebbe essere qualcosa di opinabile – al censimento del 2011 quando in paese c’erano più di mille abitanti.

Questa la spiegazione ufficiale della commissione consigliare elettorale di Menaggio che ha escluso la candidatura “poiché mancante del numero minimo di sottoscrittori determinato sul dato della popolazione residente nell’ultimo censimento ufficiale del 2011”. Insomma Zaghi non ha presentato le firme sulla base del numero attuale di residenti ma secondo la commissione farebbe fede il censimento di 11 fa. Ricorso in vista?

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