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Ambiente, Turismo

Tuffi proibiti e pericolosissimi dei turisti nel Lago di Como: la passeggiata di Villa Olmo come un lido

Al più ‘classico’ Tempio Voltiano ora si affianca la passeggiata Lino Gelpi. Probabilmente i detriti accumulati in questi giorni a causa del maltempo hanno spinto i turisti a cercare nuovi lidi per i bagni proibiti. La passeggiata è una relativa novità, negli anni scorsi il fenomeno era più frequente oltre che al Tempio anche in viale Geno.

Detto questo, le immagini sono state scattate quest’oggi, 11 luglio, da un lettore. [Per contributi, segnalazioni, reazioni e opinioni: redazionecomozero@gmail.com, il numero Whatsapp 348.6707422 o la pagina dei contatti]

Inutile ribadire quanto i bagni nel lago siano pericolosi, diverse le tragedie consumatesi proprio a Como e proprio per questo motivo negli anni scorsi.

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4 Commenti

  1. Titoli terroristici ma ancora non si ha il coraggio di aprire il dibattito sulla necessità di avere un lido accessibile a tutti e ben segnalato per fare in modo che chi voglia bagnarsi nel (pessimo) specchio di lago a Como lo possa fare in sicurezza.
    Purtroppo o per fortuna il (over)tourism ha travolto la città senza che nessuno abbia voluto o sia stato in grado di governarlo.
    Stimolare la discussione dal basso mi sembra d’obbligo ora, o andate tutti a Bormio nel weekend e chi s’è visto s’è visto?

  2. Sarebbe bellissimo potersi tuffare o pucciare dai gradini della passeggiata, come se in città ci fosse un lago.
    Nella restrittiva e repressiva Svizzera ci si può dotare di sacca stagna in modalità salvagente, tuffarsi nei fiumi, farsi trasportare in giro per la città e prendere i mezzi pubblici per tornare al punto di partenza. Qua siamo in Italia dove si può fare tutto ma non si può fare niente.
    Qualche esempio e le giuste considerazioni sul “pericolo”:
    https://houseofswitzerland.org/it/swissstories/societa/nuoto-acque-vive-una-peculiarita-delle-citta-svizzere
    Il decoro? meglio dei bagnanti nel lago che una città sporca, triste e morta.

      1. Che io sappia a villa olmo (fuori dal lido) è balneabile. In ogni caso le limitazioni non sono (solo) di tipo sanitario. Purtroppo in buona parte i bagnanti non sono “educati” all’acqua, specialmente dolce, non conoscono i rischi che corrono e soprattutto come gestire la difficoltà proprie ed altrui.
        Basti vedere le povere vittime delle ultime tragedie cittadine.
        Anche nel progetto svizzero di cui ho dato evidenza si sottolinea questa cosa, ma lì provano a gestirla. Qua vietiamo a prescindere.

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