Dopo il disastro viabilistico di stamani con una perdita d’acqua in Borgovico che ha mandato in tilt il traffico cittadino, ecco l’immediato attacco politico dalle opposizioni. Ma la situazione di oggi per quanto eccezionale e non prevedibile è la punta dell’iceberg, da settimane infatti la viabilità cittadina è sempre prossima al collasso.
Como, delirio traffico: via Borgovico chiusa verso Cernobbio per grossa perdita d’acqua
Da Civitas parla Guido Rovi, non senza ironia: “Visto il delirio del traffico questa mattina, peggio di ieri e dell’altro ieri, è evidente che nessuno governa la viabilità a Como. In caso di emergenza poi assolutamente assente. Pensate se questo delirio fosse avvenuto con l’assessore Gerosa (giunta Lucini, Ndr)”.
E poi Fabio Aleotti, M5S: ““Il caos di stamattina è il risultato di una mancanza di programmazione degli interventi manutentivi da parte dell’amministrazione comunale. Tutti i problemi nascono dalle carenze nella predisposizione di una viabilità alternativa, dall’assenza nell’implementazione dei parcheggi di cintura e dai miseri investimenti nelle navette di interscambio e nella mobilità sostenibile. Non è accettabile che la rottura improvvisa di una tubatura, imputabile alla scarsa manutenzione delle condotte, causi un delirio viabilistico incontrollabile. La mancata manutenzione si è protratta negli anni e comunque denota una programmazione insufficiente nella gestione della cantieristica. Se si fossero programmati gli interventi d’estate o durante il lockdown, non ci saremmo trovati in queste condizioni”.
Quindi il consigliere Dem, Gabriele Guarisco:
“Ogni mattina un comasco si sveglia e sa che dovrà affrontare il traffico impazzito e bloccato della Convalle. Oggi, la situazione insostenibile della viabilità cittadina non ha deluso le aspettative. Ma non possiamo limitarci a constatare il caos senza provare a risolvere la situazione: il Comune di Como deve intervenire. “Gli interventi d’urgenza sulla strada possono capitare. Ma è sconcertante che proprio nel periodo di ripresa delle attività scolastiche ed economiche si sia concentrato un numero di cantieri stradali tali da mandare in tilt una viabilità già fragile. Su questo il Comune, e in primis l’assessore Gervasoni, devono riprendere le redini di una situazione fuori controllo. Non è così che si fa programmazione degli interventi. Non vorremmo che tutto il fiorire di cantieri sia solo dovuto alla campagna elettorale comunale dell’anno prossimo che si avvicina. Serve poi uno sforzo per informare la cittadinanza dei possibili disagi, dei percorsi più critici e di quelli alternativi. E su questo punto l’amministrazione certo non brilla. Ironico, poi, che il programma elettorale della lista Landriscina dedicava un’intera sezione alla viabilità: “Muoversi meglio a Como: per una città facile e scorrevole” si leggeva. C’è da chiedersi che fine abbiano fatto questi buoni propositi. Abbiamo un piano del Traffico Urbano che risale al 2001, un’era geologica fa in fatto di mobilità. Il fatto che l’amministrazione Landriscina abbia buttato al macero l’aggiornamento che il sindaco Lucini aveva preparato, ci ha fatto spendere altri 108 mila euro per un nuovo documento che è ancora in itinere, e perdere quattro anni. Tempo e denaro che oggi paghiamo con gli interessi, bloccati in colonna”.