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Terza linea forno Acsm, anche i Verdi bocciano: “Operazione rischiosa per la salute, di nessuna utilità e nemmeno innovativa”

La commissione speciale, le polemiche, i dubbi di politici e associazioni ambientaliste. L’idea di Acsm Agam di realizzare una terza linea del termovalorizzatore sta scatenano discussioni infinte. E dopo le ultime novità di questo pomeriggio (qui i dettagli) , è arrivata anche la posizione ufficiale dei Verdi.

“Diversi milioni di euro, la cui ripartizione tra pubblico e privato non è ancora chiara, per la costruzione di un inceneritore di fanghi è un’operazione rischiosa per la salute dei cittadini, di nessuna utilità e nemmeno innovativa. Oltre all’innegabile impatto ambientale ,va detto che il bilancio energetico di un impianto di incenerimento fanghi per produrre energia è assolutamente in perdita. Già oggi in Italia solo il 6% dei fanghi recuperati vengono destinati al co-incenerimento”, si legge nel documento.

“Nel 2022, con l’emergenza cambiamento climatico, progettare ancora inceneritori , per giunta  distanti dai depuratori, trasportando tonnellate di materia bagnata per tutto il territorio è un’idea irricevibile anche per il comune buonsenso. Rilanciamo la proposta di chiedere i fondi del Pnrr per un nuovo impianto di depurazione del tipo bioaffineria urbana: un depuratore come fabbrica verde, ovvero piattaforma integrata in grado di trattare e contestualmente recuperare l’acqua, trattare i fanghi residui per recuperare bioprodotti e produrre anche energia rinnovabile. Nell’ottica di una sempre maggiore depurazione delle acque, la sempre maggiore quantità di fanghi residui deve essere trattata e finalizzata agricoltura perché la pianura padana è ormai carente di sostanze organiche. Con un nuovo depuratore-bioraffineria, in area idonea, liberiamo la città di una struttura obsoleta e spesso ammorbante , recuperando prezioso suolo urbano e realizziamo una struttura non inquinante che realmente potrà contribuire alla economia circolare nel campo del ciclo dell’acqua”, si chiude la nota.

QUI LE CRONACHE DI QUESTI GIORNI SULLA QUESTIONE

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5 Commenti

  1. Sono apprezzabili gli interventi dei Verdi perché non si limitano a dire “non sa da fare!” ma propongono alternative, in questo caso la bioraffineria, più o meno percorribili ma in ogni caso realizzabili. La domanda, quindi, è per quale motivo i vertici di ACSM-AGAM hanno proposto la soluzione di utilizzare il termovalorizzatore di Como che è distante dalla maggior parte degli impianti di depurazione, che è in una zona urbana che è, tra l’altro, ad alta densità di traffico? Non c’erano alternative o molto più semplicemente avevano avuto garanzie che la soluzione più facile non avrebbe avuto troppi oppositori e troppi fastidi? A volte per comprendere certi meccanismi è sufficiente conoscere i nomi e le radici politiche degli esponenti dei Consigli di Amministrazione di queste società private. Sono informazioni pubbliche. Poi ognuno è libero di riflettere sui perché di certe proposte.

  2. Dato che a Como i “Verdi” non esistono essendo rappresentati unicamente dalla Patelli, non mi sembra un grande passo in avanti.

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