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Il ministro Giorgetti in città lancia Como Città Creativa Unesco: “Il mondo conosce la vostra vocazione artigianale e industriale”

Come annunciato il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, è arrivato in città per sostenere la candidatura di Como a Città Creativa Unesco per l’artigianato tessile.

Pranzo e passeggiata in centro col sindaco Mario Landriscina poi appuntamento in biblioteca.

“Non c’è bisogno di pubblicizzare la vocazione di Como nel mondo. Il mondo conosce la vocazione di Como, nel tessile e nella seta in particolare”, ha detto Giorgetti.

Riportiamo una parte del discorso:

“Nel mondo che ci aspetta dobbiamo partire dal punto di forza, dalla vocazione industriale artigianale di questa città. La vocazione non ha una spiegazione razionale ma arriva dalla storia, storia di saper fare, di creatività che ha dimostrato nel tempo. Qui esisteva ed esiste una vocazione particolare in grado di produrre risultati che altrove non possono essere prodotti.

Una cosa che mi ha colpito è la proposta di reinserire nelle zone industriali i gelsi. Da bambino nel mio paesino incontravo gelsi ovunque, a uno a uno sono scomparsi. Non servivano più. Ne sopravvive uno nel mio paesino. Il saper fare economico è un tutt’uno con la cultura della gente che vive in una determinata area, il mondo ci induce a essere sempre più competitivi, con le sfide a livello globale, ma questo tipo di spazio apre delle possibilità nuove.

Tutti sanno che a Como si sanno fare le cose bene ma ora bisogna valorizzarle, in città una parte importante dell’economia ancora fa riferimento al settore tessile. Dobbiamo cogliere le inevitabili pressioni e urgenze poste in un tempo di crisi e trovare nuove strade per uscirne quanto prima, il virus in termini economici e di morti è paragonabile a una guerra.

In questo momento c’è difficoltà a trovare materie prime quando addirittura non sono completamente indisponibili. Pilastro ambientale e pilastro del digitale sono le due sfide che abbiamo davanti per chi interpreta l’imprenditoria per quello che rappresenta: la capacità di creare qualcosa di nuovo per andare incontro alle esigenze.

Il sindaco (vedi sotto, Ndr) ha toccato un tema fondamentale: quello di sistema, i sistemi locali che riusciranno a giocare in squadra saranno quelli che coglieranno le risorse del Pnrr chi sarà pronto col proprio vagone ad agganciarsi a questo treno ad alta velocità. Dipende dalla capacità di fare sistema, la candidatura di Como è importante perché è prova d’esame della capacità di fare sistema. Potrete agganciare le opportunità e non i rischi rispetto alla sfida che ci viene posta.

Pensando a cosa dirvi come ministro dello Sviluppo Economico mi è chiaro un consiglio dei ministri europei dell’industria il mese scorso, il tema era sostenibilità economica: io mi aspettavo sentir parlare di manifatturiero collegato all’energia. Invece tutta riunione è stata sul tessile, sono stati portati esperienze e casi concreti di aziende che intercettavano nuova sostenibilità ambientale perfettamente integrata con la logica dell’economia circolare.

Il settore industriale più antico, il tessile, è dunque quello preso a prototipo per applicare la sfida della sostenibilità ambientale. Sarà l’elemento decisivo e nella vostra candidatura avete puntato esattamente a questo aspetto. Questa filiera è importante per l’economia nazionale e va coccolata, è il fattore nobilitante de Made in Italy nel mondo e la vostra candidatura propone soluzioni innovative A me sembra ancora più determinante dell’aspetto economico, l’aspetto motivazionale: il filo rosso che connette passato, presente e futuro è quello che permette di fare la differenza. Abbiamo necessità di avere giovani e giovani donne che abbiano voglia di cimentarsi e rischiare.

Sono importanti i finanziamenti e i sussidi. Possiamo fare tutti i sussidi ma abbiamo bisogno di giovani che abbiano voglia di cimentarsi e rischiare. Abbiamo bisogno di nuovi imprenditori. Senza di loro non c’è sviluppo. La storia lo insegna. Lo Stato ci deve essere per creare le condizioni ma la base fondamentale è coccolare i nostri nuovi imprenditori. Senza di loro non ci sarà un futuro, neanche per il tessile. La nostra società è vecchia, lo dice la demografia. I giovani devono affrontare le sfide. Menti nuove e aperte per cogliere le sfide e vincerle.”

“E’ un’occasione è preziosa riprendiamo il lavoro iniziato due anni fa – Landriscina – non ci siamo scoraggiati (dopo la prima esclusione, Ndr). Una parte del risultato è già ottenuta perché oggi l’assemblea rappresenta il mondo imprenditoriale e amministrativo di tutto il terrtorio. Siamo tutti dalla stessa parte per ottenere un profilo internazionale. Non andiamo alla ricerca di sussidi ma di ulteriori possibilità espressive per vincere. Il progetto ha un taglio molto concreto e se riusciremo a coronare il sogno avremo la dimostrazione di quello che possiamo fare tutti insieme”.

“Ritengo necessario sostenere la candidatura – ha detto il presidente lombardo, Attilio Fontana – per quello che Como ha dimostrato di saper fare in passato e quello che dimostra di saper fare nel presente. Vincere comporterà il rilancio di Como, del Comasco e di tutta la Lombardia”.

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