Una mini-rivoluzione della sosta a Cernobbio. Ad approvarla la giunta del sindaco Matteo Monti. Oltre a un riordino generale spiccano alcune specificità e novità. Ad esempio è stato stabilito che, per i residenti, la tariffa per la sosta in tutte le aree a pagamento regolamentate con parcometro sia pari a 20 centesimi per la mezz’ora e di 50 per l’ora previa registrazione tramite l’app di Abaco.
Consentita poi sugli stalli blu, in alcune fasce orarie (09:00-09:30, 12:00-14:30, 15:00-18:00) la sosta per massimo 30 minuti in Via Filzi, nel Parcheggio a raso Villa Erba, in Largo Visconti, lungo la Via Cinque giornate fino all’incrocio con via Manzoni, in Largo Perlasca ai mezzi di trasporto degli accompagnatori (massimo 2 targhe) degli alunni frequentanti l’asilo nido, la scuola dell’infanzia, e le scuole primarie e secondaria di primo grado di Cernobbio, previa comunicazione, attraverso apposita modulistica, da inviare all’ufficio istruzione.
Tra le novità, ecco l’introduzione di una tariffa giornaliera sperimentale sugli stalli blu per ospiti di strutture di accoglienza turistica (B&B, case vacanze, alberghi…) quantificata in 10 euro da richiedere tramite l’app di Abaco.
Sempre in ambito turistico, individuati nel parcheggio di via Filzi due stalli di sosta per pullman così disciplinati: prima ora 10 euro; dalla seconda ora in poi 5 euro all’ora; per le 24 ore 35 euro (per le attività inerenti i plessi scolastici ubicati sul territorio comunale la sosta del pullman è invece consentita gratuitamente per max 30 minuti).
Un commento
Il Problema dei parcheggi a Como sta diventando ingestibile!! soprattutto per i tanti commercianti e addetti alla vendita che non trovano parcheggio o devono sostenere esborsi assurdi!! Già l’amministrazione di per se non aiuta, ma anzi fanno di tutto per non farti lavorare o aprire senza contare l’assurdità di certe politiche per la pubblicità degli esercizi commerciali, ma neanche agevolano chi investe nel territorio con delle tariffe umane. E tutto un vivi e sopravvivi. E la cosa ancora più triste è che le associazioni di categoria non fanno nulla in merito per portare a casa qualcosa di buono.