Domenica 12 gennaio a Como partirà la Marcia della Pace, spiegano gli organizzatori: “Contro il genocidio in Palestina una delle principali iniziative del calendario del Mese della Pace di Como alla cui costruzione partecipiamo convintamente e con grande investimento di forze da anni, fianco a fianco con molteplici realtà confessionali e laiche del territorio provinciale”. L’appuntamento è alle 14 in piazzale Montesanto.
Qui il racconto delle precedenti edizioni.
Ecco come viene presentato l’evento:
Saggiamente, le realtà promotrici per l’edizione 2025 si sono dotate, sotto l’autorevole guida del Coordinamento comasco per la Pace, di un perimetro ideale e valoriale, un documento che tratteggia i principali e ineludibili riferimenti entro cui costruire la massima convergenza possibile tra le realtà che intendono operare una trasformazione radicale di questo mondo per instaurare la Pace, intesa non solo come assenza di guerre, ma, soprattutto, come presenza di Diritti Umani, giustizia, solidarietà, uguaglianza sostanziale, fratellanza tra i popoli. Tali riferimenti sono, ad esempio: la Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza al nazifascismo e dalla Liberazione (di cui quest’anno celebriamo l’80esimo anniversario); la Legge 185/90 che vieta alla Repubblica italiana di fornire armi a Paesi in guerra e che, per tanto, è oggi ancora una volta disattesa e sotto attacco; il rifiuto di ogni scellerato aumento delle spese militari; la nonviolenza attiva come strumento di trasformazione e risoluzione dei conflitti.
Tale perimetro non va inteso come una gabbia, un progetto esaustivo, bensì come un contenitore che sfida e stimola chi lo accetta all’espressione delle proprie peculiari ispirazioni e prospettive per le quali è assicurata la libertà di coscienza, nella convivialità delle differenze, vero punto di forza dell’arcobaleno pacifista.
Per questo motivo l’Arci provinciale di Como e la Rete Como senza frontiere assumono la necessità di caratterizzare il proprio contributo al Mese della Pace e la propria presenza nella Marcia della Pace esprimendo la massima solidarietà al popolo Palestinese vittima di genocidio.
Chiediamo il cessate il fuoco! Chiediamo la fine dei crimini di guerra, dei crimini contro l’umanità, della pulizia etnica, del regime di occupazione e apartheid a Gaza e in Palestina! Chiediamo la fine dell’invasione del Libano e della Siria, la fine dell’escalation in Medio Oriente! Chiediamo il boicottaggio, il disinvestimento e l’embargo militare contro lo Stato di Israele!
Poiché la Pace è una cosa seria, e la Marcia della Pace non può essere ridotta – come è nelle intenzioni tanto degli interessi di chi ci osteggia quanto di quelli di chi ci vorrebbe strumentalizzare – ad una sfilata di buoni e astratti sentimenti, noi vogliamo indicare all’opinione pubblica che sono contro la Pace quelle forze politiche che hanno votato e votano per l’aumento inaudito delle spese militari italiane (32 miliardi di euro nel 2025), a scapito dello stato sociale, di una sanità pubblica ormai al collasso, della pubblica istruzione. Noi vogliamo che il territorio di Como e non solo si desti dal torpore che lo ha indotto ad accettare passivamente che a pochi chilometri da noi, a Solbiate Olona (VA), si impiantasse, nel pressoché assoluto silenzio dei media locali, un nuovo quartier generale della Nato, la più formidabile macchina da guerra della storia umana. Noi vogliamo che le amministrazioni comunali che stanno aderendo e aderiranno alla Marcia riprendano con rinnovato vigore il faticoso impegno per un disarmo nucleare totale imposto dal basso, posto che la presenza delle bombe atomiche statunitensi presso la base Nato di Ghedi (BS) rende anche la nostra provincia un bersaglio privilegiato dei nemici che il Patto atlantico si è scelto. Noi che siamo tra gli animatori della Scuola Diritti Umani “Gabriele Moreno Locatelli” non possiamo che mettere in guardia dall’offensiva missionaria armata in corso, volta alla militarizzazione delle coscienze e alla trasformazione delle scuole in caserme. Noi che siamo tra i promotori della raccolta fondi “Seminare Pace” a sostegno di Mesarvot e Community Peacemaker Teams, il 12 gennaio ci mettiamo ancora una volta in un ideale cammino al fianco dei disertori di ogni esercito, degli obiettori alla guerra e alla produzione bellica, dei nonviolenti israeliani, palestinesi, russi, bielorussi, ucraini e di ogni altro conflitto in corso. Marciamo per la Pace in Italia perché la guerra inizia qui. Chiediamo a quanti di intimamente credono nella bontà e nell’urgenza di tradurre in pratica un mondo più giusto e umano di marciare e disertare con noi, sotto le bandiere dell’Arci, di Como senza frontiere, della Palestina, della Pace. Noi non ci arruoliamo!