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A Como il bicentenario di Volta, genio che ha inventato la pila e cambiato il mondo: “Territorio unito per il 2027”

Il bicentenario della nascita di Alessandro Volta sarà “l’occasione per dimostrare le capacità del territorio di essere coeso, di mostrare le potenzialità di una comunità”, ha esordito il sindaco di Como, Alessandro Rapinese.

Questo è il senso della presentazione, questa mattina al Tempio Voltiano, della Cabina di Regia per le Celebrazioni Voltiane del 2027.

Mancano dunque due anni ma il lavoro, per arrivare pronti all’appuntamento, è tanto e della partita faranno parte tutti i principali attori del territorio: dal Comune alla Provincia di Como, passando per la Fondazione Alessandro Volta, alla Camera di Commercio di Como e Lecco, a Confindustria. “Questi i soggetti che dovranno lavorare e costruire un percorso per presentare al mondo il genio del nostro più illustre concittadino e il territorio dove è nato”, hanno spiegato il sindaco e l’assessore alla Cultura, Enrico Colombo.

E il percorso che condurrà al 2027 si intreccia anche con le Olimpiadi invernali di Cortina 2026. E proprio sul tema è intervenuto l’assessore regionale Alessandro Fermi. “Como sarà pronta e Regione Lombardia ci sarà. Agganceremo in questi due anni anche le Olimpiadi invernali del 2026, occasione unica per avvicinare sempre più persone alla figura di Alessandro Volta e al territorio”.

Fondamentale dunque gestire al meglio questa “grande operazione di coordinamento tra i tanti soggetti e i tanti eventi che nasceranno. La cabina di regia sarà utile in tal senso”, chiude Fermi.

Soddisfatta del team composto per affrontare questo percorso, la presidente della Fondazione Volta, Paola Dubini. “Festeggiare questa importante ricorrenza è prioritario e anche molto delicato e richiede uno sforzo di coordinamento intenso. Partiamo due anni prima che possono sembrare tanti ma non lo sono. Quindi al lavoro”.

Il conservatore del Tempio Voltiano Gianmarco Cossandi, ha poi voluto sottolineare come “questo luogo nel quale ci troviamo è l’unico museo intitolato e dedicato interamente a uno scienziato. Ci sono tanti musei della scienza ma questo è un unicum”.

Sentito e commosso infine l’intervento dell’avvocato Luigi Martino Volta, uno dei discendenti dell’illustre scienziato comasco. “Il nonno di mia madre era Alessandro Volta, da cui sicuramente io non ho preso nulla – dice – Quello che invece sento da sempre è lo spirito e la spinta a conservare e diffondere la memoria storica di Alessandro Volta”, ha detto mostrando in mano tre dischetti: uno di rame, uno di zinco e un feltrino “utili, insieme all’acqua salata a creare una rudimentale pila e a generare energia”.

Intanto la prossima settimana è stata convocata una conferenza stampa per la presentazione ufficiale del Comitato e del programma per le celebrazioni del bicentenario della scomparsa di Alessandro Volta. Iniziativa voluta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione Alessio Butti e dal Governo.

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