Oltre 300 minori stranieri non accompagnati solo nel comune di Como, una delle cifre più alte di tutta la Lombardia. E mentre lo Stato ha varato una riduzione dei rimborsi per le amministrazioni, Azione chiede interventi a Roma.
“I comuni italiani non possono continuare a sostenere da soli il peso dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, senza un’adeguata copertura da parte dello Stato – dichiara Fabrizio Benzoni, vicecapogruppo di Azione alla Camera dei Deputati e Segretario lombardo di Azione, firmatario di un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dell’Interno e al Ministro dell’Economia e delle Finanze – La riduzione dei rimborsi prevista dalla recente circolare del Ministero dell’Interno del 28 maggio 2025 sta creando una situazione insostenibile, che rischia di aprire buchi nei bilanci comunali, tagliare servizi essenziali per i cittadini e compromettere i diritti di migliaia di ragazzi e ragazze arrivati nel nostro Paese senza famiglia”.
“Al 31 maggio 2025 i minori stranieri non accompagnati presenti in Italia erano 16.566, soprattutto adolescenti tra i 16 e i 17 anni, ma anche oltre 2.000 bambine e ragazze. È inaccettabile che, a fronte di una stima ANCI di 53 milioni di euro mancanti nel solo primo trimestre 2025, lo Stato scelga di distribuire le risorse solo in maniera proporzionale e fino a esaurimento fondi – prosegue Benzoni – Così si scaricano responsabilità e costi interamente sui comuni. Per questo ho chiesto al Governo di intervenire con la massima urgenza, già nel primo provvedimento utile, per garantire la copertura integrale dei rimborsi arretrati 2023–2024 e per il 2025. La tutela dei bilanci comunali e, soprattutto, dei diritti dei minori non può essere messa in discussione”.
Il responsabile organizzazione di Azione Como, Carlo Bordoni, aggiunge: “Il tema riguarda direttamente il territorio comasco. Il Comune di Como ha attualmente in carico oltre 300 minori non accompagnati, uno dei numeri più alti della Lombardia in rapporto alla popolazione. Dal 2018 al 2023, in città sono stati identificati 1.189 ragazzi e ragazze soli, con un trend di crescita costante. Questa pressione ha costretto l’amministrazione ad affidarsi a strutture anche fuori provincia, con ricadute economiche significative e difficoltà gestionali crescenti. Con questa interrogazione vogliamo porre la questione per dare ai comuni, oggi lasciati soli, il supportonecessario”.
Sul tema è intervenuto anche il segretario provinciale di Azione Como, Lorenzo Pedretti: “Como non può essere lasciata sola di fronte a un fenomeno che non è più emergenza, ma dato strutturale. Accogliere questi ragazzi significa dare loro un futuro, ma senza risorse certe si rischia di mettere in ginocchio i bilanci comunali e i servizi ai cittadini. Siamo al fianco dei comuni che, oltre a dover sostenere costi elevati, si trovano in difficoltà persino nel reperire strutture idonee ad accogliere questi minori. Chiediamo al Governo di intervenire immediatamente, garantendo coperture stabili e adeguate: qui non si tratta solo di numeri, ma di vite, e della capacità di una comunità di restare inclusiva e solidale senza dover scegliere tra accoglienza e servizi per i residenti”.