Il Pronto Soccorso dell’ospedale di Menaggio non chiude, almeno per ora. La decisione è emersa nella riunione convocata oggi dal presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, assieme all’assessore al Welfare Guido Bertolaso, con tutti i consiglieri regionali comaschi interessati alla vicenda, assieme ai consiglieri regionali, ai sindaci, al presidente della Comunità montana, oltre al direttore generale di Asst Lariana, Luca Stucchi. Ricordiamo che solo venerdì scorso Bertolaso aveva comunicato l’intenzione di chiudere il Pronto Soccorso del presidio centrolariano e di trasformare via via la struttura in un centro per cronici e non più per acuti, spostando nel contempo l’emergenza-urgenza sul polo privato di Gravedona. Oggi pomeriggio, a quanto si apprende, l’inversione di rotta (se definitiva o momentanea, lo dirà il tempo). Di seguito, la prima nota sull’incontro in Regione, diffusa dal sindaco di Menaggio, Michele Spaggiari.
Si è tenuto oggi pomeriggio alle 16:30 un primo incontro in Regione con al centro il futuro dell’Ospedale di Menaggio, alla presenza del Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, dell’Assessore al Welfare Guido Bertolaso, dei rappresentanti comaschi in Regione e del Direttore di ASST Lariana Stucchi.
È stata l’occasione per i Sindaci di ribadire il proprio dissenso circa le ultime notizie relative al Pronto Soccorso e per ribadire la volontà dei primi cittadini di dare stabilità ai servizi presenti nel Presidio di Menaggio. È stato chiesto di rivedere immediatamente la decisione annunciata nei giorni scorsi dall’Assessore Bertolaso, per iniziare subito un percorso condiviso di crescita non solo dei servizi territoriali e per i cronici ma, anche e soprattutto, di quelli ospedalieri.
Ad oggi non vi sarà nessuna chiusura dei servizi presso l’Ospedale. Nelle prossime settimane si terranno degli incontri per un confronto che porti ad una scelta condivisa sul futuro.
Nonostante questa svolta, la partita sul futuro non sembra finita come dimostrano le parole pronunciate dopo l’incontro dal consigliere regionale di Forza Italia Sergio Gaddi: “Ci vuole il coraggio da parte della TRegione di annunciare un radicale cambio di prospettiva. Bisogna dire che l’ospedale di Menaggio tornerà a essere un ospedale vero. Il Pronto Soccorso deve avere a fianco almeno i reparti di medicina, chirurgia e rianimazione, altrimenti non si può intervenire in sicurezza. Questo è il nucleo di un ospedale efficiente. Purtroppo, negli ultimi anni l’ospedale di Menaggio ha subito uno svuotamento progressivo con l’illusione di una sua riconversione. Le difficoltà oggettive (medici, personale, numeri di accessi) ovviamente ci sono, ma solo con la prospettiva chiara di una riapertura effettiva si potrà restituire la fiducia per far sì che a partire dai medici torni l’utenza”.
Una nota è stata diffsa anche dal consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo: “Dal presidente Fontana apprendiamo che nei piani di Regione Lombardia l’ospedale Erba-Renaldi si conferma nelle critiche condizioni attuali, contrariamente a quanto affermato nei giorni scorsi rispetto alla chiusura paventata del pronto soccorso. Ospedale salvo, allora? A giudicare dalla confusione che regna in giunta, non è così. A oggi l’ospedale non è nel pieno delle sue funzionalità e sul suo futuro non ci possono essere compromessi. Primo: serve un pronto soccorso pienamente funzionale. Successivamente, dobbiamo aprire un percorso di ritorno alla piena operatività, come già chiesto molte volte dal Partito Democratico, dal Comitato locale in difesa del presidio e dai 14 mila cittadini che hanno firmato la petizione con questo obiettivo”.
“Con questi obiettivi, dobbiamo fare tutto il possibile per contrastare anche la carenza di personale che riguarda i nostri territori di frontiera, costantemente privati di addetti del comparto sanitario in fuga verso la Svizzera. Servono incentivi sui salari e alloggi a prezzi calmierati,” conclude il consigliere. “Non ci possono essere compromessi. Salviamo l’ospedale di Menaggio, difendiamo il diritto alla salute degli abitanti del lago di Como. Continueremo a dare battaglia in Consiglio regionale e in piazza” conclude il consigliere Pd.
Anche il sindaco di Tremezzina, Mauro Guerra, da sempre in prima linea per l’ospedale di Menaggio, è intervenuto dopo la riunione in Regione: “Nella riunione odierna ho chiesto di fermare ogni eventuale intenzione di chiusura del pronto soccorso e di concordare un percorso serio e franco di confronto con il territorio, amministratori e forze economiche e sociali. Non solo non si deve chiudere il pronto soccorso e trasformare Menaggio in struttura per assistenza di cronici ma occorre fermare il processo di progressivo svuotamento delle funzioni proprie dell’Ospedale. Ho aggiunto che dissento da entrambe le ipotesi per il futuro dell’Ospedale di Menaggio che oggi sono state brevemente illustrate, mentre chiedo che resti in campo la proposta formulata e condivisa dai Sindaci e già consegnata da tempo alla Regione, che prevede un rilancio dell’Ospedale di Menaggio con le funzioni proprie di un ospedale, essenziale per un territorio e comunità come quello del lago e delle valli”.
6 Commenti
Non entro nel merito del polemiche ma giusto per capire , al netto della scaramanzia, se avessi bisogno del pronto soccorso, ad oggi , Menaggio è funzionante?
Sono perfettamente in linea con le “perplessità” indicate dal consigliere Angelo Orsenigo.
La spinta dei Sindaci affinché l’H di Menaggio non chiuda, e’ sacrosanta. Anzi, dovrebbe ulteriormente sostenere un suo rilancio: “Piccolo e di qualità con inserite alcune eccellenze” chiaramente in sinergia e compensazione con altri Nosocomi del territorio. E la spinta dei Sindaci dovrebbe essere generale, soprattutto se rafforzata da coloro che governano i paesi più piccoli, quelli più lontani,quelli delle valli laterali dove i residenti e gli ospitati sono più in difficoltà nel raggiungere un punto di Pronto Soccorso e cura. Il nostro Territorio e’ ampio, popoloso e si decuplica nei mesi estivi. Le nostre strade sono difficoltose nella loro percorrenza per il traffico, sempre più spesso incongruo anche nei periodi non turistici, complicato da ristrettezze strutturali, messo ulteriormente in difficoltà da eventuali condizioni climatiche avverse. Un malato, soprattutto acuto, deve poter trovare Soccorso in una Struttura Sanitaria adeguata, in 30’ massimo. Da qualsiasi punto venga prelevato con un Autoambulanza. L’Ospedale di Menaggio deve vivere, prosperare e specializzarsi, sempre più al servizio di uno dei territori turistico ricettivi e residenziali più importanti d’Italia.
Fermi pronto per l’inaugurazione del nuovo Ospedale di Menaggio, quello vecchio era stato chiuso ieri.
Mi sa del contentino per frenare l’ondata di dissenso…. Tra poco, piano, piano, quatti, quatti, senza annunci procederanno nel senso che si sono prefissati. Sindaci non abbassate la guardia e non è vero che 14.000 firme non contano!!!!!
Quindi hanno fatto fare retromarcia al bertolaus?