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Abbigliamento al via, Marco Cassina: “Sconti sì, saldi alti un suicidio. Sanificare i vestiti? Decide il negoziante”

Prevista ufficialmente per lunedì la riapertura anche per i negozi di abbigliamento, dopo l’ok delle Regioni e la definizione degli ultimi protocolli per garantire la sicurezza di lavoratori e clienti.

Di fronte alla riapertura degli esercizi comaschi, il presidente della Federazione Moda Italia Como (Confcommercio) Marco Cassina dà alcuni consigli su come riprendere al meglio le attività.

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“Le misure per la vendita al dettaglio di abbigliamento sono uguali è quelle che erano state stilate per i negozi dei bambini: distanziamento di almeno 1 metro, igiene delle mani, mascherine e sanificazione – spiega Cassina – L’unica differenza è relativa all’utilizzo dei guanti monouso per toccare la merce, che ora sono obbligatori. Per i camerini, si dispongono le stesse regole valide per le altre superfici ovvero sanificare ogni volta che entra un cliente. Il mio suggerimento, in questo caso, è di tenere un registro dove specificare chi ha sanificato e quando, in modo tale da verificare che si sia fatto tutto per bene. Vale in particolare per i negozi con presenza di almeno cinque o sei persone”.

In merito alla sanificazione dei vestiti, questione che era stata posta nelle scorse settimane e su cui non era mai stata fatta molta chiarezza, Cassina aggiunge: “Per la prova degli abiti e la loro sanificazione non viene specificato nulla, perché al momento non c’è prova scientifica della sopravvivenza del virus sui tessuti. La scelta di vaporizzare o togliere alla vendita il capo per alcune ore, è a discrezione del negoziante. In generale, non è stato stabilito un protocollo preciso sul procedimento di sanificazione”.

“Eravamo pronti a queste misure, attendevamo un’apertura per tutti nel settore abbigliamento – continua Cassina – Sicuramente ci sarà una gradualità nel flusso dei clienti, poi vedremo nei prossimi mesi. Credo che le misure stabilite per la sicurezza siano ben applicabili sia da parte del negoziante sia da parte del cliente”.

Un parere sulla ripresa del settore?

“La vedo abbastanza lenta – così Cassina – Sicuramente ci sarà una differenziazione tra zone, ad esempio ci potrà essere un beneficio per Como città nel momento in cui tornerà a funzionare appieno la dogana. Nessuno si aspetta un grande flusso di clienti, certo, ma è giusto iniziare. Sarà una stagione complessa dal punto di vista economico, credo che i negozi arriveranno a vendere un terzo della merce rispetto allo scorso anno. Questo al netto di acquisti già fatti, dai negozi, per la stagione”.

Il presidente di Federazione Moda Italia Como pone, infine, la questione relativa ai saldi. “Sono stati spostati ad agosto per garantire una maggiore gradualità degli sconti – conclude Cassina – Credo sia giusto fare anche adesso qualche sconto al cliente che si reca in negozio, ma che non siano saldi subito alti perché sarebbe un suicidio commerciale”.

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