Mario Bianchi (notissimo uomo di teatro, intellettuale e autore comasco) lo ricorda con Rodrigo, nel don Carlos di Verdi. Non a caso, scrive:
“CONVIEN QUI DIRCI ADDIO! O MIO CARLO! Se ne è andato Carlo Ferrario, la persona che mi ha regalato uno dei doni più importanti della mia vita, L’amore per la MUSICA!”
E’ lutto, senza luoghi comuni giornalistici, per la cultura cittadina e non solo.
In queste ore è scomparso un uomo che ha portato il proprio genio da Como al mondo. Carlo Ferrario è stato molte cose (quindi, forse, una che le vale tutte): musicista, musicologo, drammaturgo, sperimentatore, compositore, critico musicale, poeta e divulgatore. Aveva 88 anni.
Lo si ricorda per l’amore e il rigore con cui ha trattato la sua Cultura nell’arco di una vita, avvicinando neofiti e curiosi (anche con due fugaci ma avvolgenti chiacchiere al bar) a universi “nuovi”, certo meno conosciuti ai molti.
Non a caso con il sindaco Mario Lucini in carica nel 2013 fu insignito dell’Abbondino d’oro, la più alta onorificenza cittadina.
I funerali sabato (28 dicembre 2019) nella chiesa di San Giuliano, l’orario sarà comunicato a breve.
(Foto dal profilo Fb di Carlo Ferrario)