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Albate, scandalo ex Polveriera, denuncia Gaffuri: “Solo degrado”. Mai chiarito il mistero: manca la luce o mancano le fogne?

Dello scandalo della ex polveriera di Albate ci occupiamo da tempo su queste pagine. Situazione vergognosa, non ci sono altre parole.

Dopo un lungo iter ha visto i lavori di restauro concludersi nella primavera del 2019. Oggi l’immobile, con un punto ristoro, docce e spogliatoi, è finito e pronto per essere data in carico a un gestore. Se non fosse, però, che è chiuso.

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Potrebbe diventare un gioiello, un punto di ritrovo per musica, arte, eventi. Un gioiello a due passi da Albate, immerso nel valletto centrale della Spina Verde.

Oggi la vicenda viene nuovamente denunciata dall’ex consigliere comunale e regionale Dem, Luca Gaffuri che, peraltro, è albatese Doc: “Polveriera di Albate nella primavera del 2019 e’ terminato intervento di ristrutturazione a Agosto 2019 il presidente del Parco della Spina Verde dichiara che il Comune di Como deve effettuare i collegamenti per assicurare energia elettrica per poter fare bando per gestore della struttura. I mesi passano, gli anni passano e la natura si riappropria degli spazi. Decoro o degrado urbano?”.

La vicenda sembrava denunciare, in un primo momento, l’assenza di collegamenti elettrici. Elemento poi smentito da alcuni residenti della zona che dichiararono a ComoZero: “Altro che allacciamento Enel. Il vero problema della Polveriera è che mancano gli scarichi fognari. Noi abitiamo qui da sempre e sappiamo che gli allacciamenti non sono mai stati fatti. Dove scaricherà?”.

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Il presidente della Spina Verde, Giorgio Casati, sempre a questo giornale disse:  “Abbiamo ricevuto alcune manifestazioni di interesse da privati ma senza allacciature non possiamo mostrare l’immobile a potenziali gestori”.

L’ex Polveriera, spiegava ancora Casati, “è una struttura ricettiva polivalente per i tanti visitatori che ogni giorno passano dal parco e che per tanto tempo non hanno avuto a disposizione servizi adeguati. “Prima chi voleva dell’acqua doveva andare fino al cimitero di Lipomo, cosa di per sé incredibile” commenta il presidente.

”All’ex Polveriera ci sono docce, spogliatoi e bagni per i visitatori. Una grande sala bar e caffetteria con tavolini e sedie. Abbiamo anche predisposto una cucina con cappa. C’è addirittura una sala in cui poter tenere eventi come cresime, comunioni o matrimoni. Il tutto è recintato e controllato -conclude- speriamo si possa superare questo ostacolo entro settembre”.

La partita è in mano all’assessorato al Patrimonio, guidato da Francesco Pettignano.

 

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6 Commenti

  1. “La partita è in mano all’assessorato al Patrimonio, guidato da Francesco Pettignano.”

    Temo che questa frase finale riassuma facilmente tutta la questione.
    Si spera che gli elettori si ricordino di certi nomi al momento delle elezioni.

  2. Sono nato e vissuto ad Albate dal 1962 fino al 1995…abitavo a poche centinaia di metri dalla Polveriera…devo sottolineare un errore nella vostra notizia, che riporta che e’ stata ABBANDONATA DALLA FINE DELLA GUERRA…NON VERO! la polveriera e’ rimasta attiva fino ai primi ANNI ’70.

  3. Povero Splendido Pettignano! Cosa gli doveva capitare. L’ex-Polveriera di Albate, promettente cattedrale nel deserto, nelle sue mani. In questo momento sarà impegnatissimo a trovare il modo di passarla di mano a qualche suo collega Assessore. Se non ci dovesse riuscire, potrà sempre incolpare di inefficienza qualche dirigente del Comune e farla esplodere in mano a lui. E se mai non ci riuscisse, ma è impossibile vista l’esperienza, potrà sempre chiedere aiuto ai suoi nostalgici amici di Fratelli d’Italia. In fin dei conti del motto fascista “osare, durare e vincere”, lo Splendido ha lasciato ai giovani ingenui del suo partito l’”osare” e si è concentrato sul “durare”. Altrimenti che Splendido sarebbe!?

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