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Alessandro, pianista sul lago: “Da Como nessuna risposta. E ho scelto Cernobbio”

C’è il muoversi lento dell’acqua del lago. C’è il fruscio del vento. C’è un motoscafo elettrico targato Riva che farà muovere una piattaforma da piazza Risorgimento a Cernobbio allo specchio d’acqua di fronte a Villa Erba. Cosa, o meglio, chi ci sarà sopra quella piattaforma? Un pianista e una violinista per un concerto sull’acqua in movimento. Solo a raccontarlo vien voglia di partecipare.

L’appuntamento è fissato per il 28 e il 29 agosto e a invitare personalmente tutti a prenderne parte è l’ideatore Alessandro Martire, pianista e compositore comasco 27enne che si esibirà sulla piattaforma insieme alla violinista di fama internazionale Anastasiya Petryshak.

PER APPROFONDIRE:
Magia sul lago: il palco galleggiante fluttua davanti a Cernobbio. Con violino e pianoforte

Non deve far illudere la giovane età di Alessandro: “Ho iniziato per caso frequentando un corso di pianoforte e sono entrato in questo mondo meraviglioso, prima da pianista, poi da compositore”.

Dopo aver frequentato l’Accademia Musicale Genovese e Berklee, il college di musica di Boston, ha all’attivo quattro tour internazionali che gli hanno permesso di far conoscere la sua musica in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Australia dalla Russia agli Emirati Arabi.

Dal 2018 ha firmato con l’etichetta discografica Ultra International Publishing di New York ma non ha dimenticato Como e il suo lago dove “sto lavorando al nuovo album e sono nati tanti miei brani”.

Quali sono le origini di The Floating Moving Concerts?
Io sono nato a Como e volevo fare qualcosa per la mia città. Circa due anni fa ho cominciato a lavorare all’idea ma tutto si è concretizzato meglio lo scorso anno fino alla fondazione a gennaio 2019 dell’associazione Lej (Lake Endless Joy) con i miei colleghi Claudio Grassi e Lorenzo Prete. All’inizio abbiamo bussato alla porta del Comune di Como, abbiamo parlato con l’assessore alla Cultura Simona Rossotti ma non trovando seguito mi sono rivolto a Cernobbio, dove già mi conoscevano perché nel 2016 avevo tenuto un concerto a Villa Erba e loro hanno sposato il progetto.

L’idea è molto ambiziosa.

Faremo una cosa mai vista prima, suoneremo sull’acqua e delle casse installate lungo tutta la riva restituiranno il suono al pubblico. Sarà un’unione di movimento e musica perché il pubblico che vedrà l’inizio del concerto non potrà guardarne la fine e viceversa ma comunque tutti lo ascolteranno nella sua interezza. L’organizzazione dell’evento è complessa ma sarà gratuito al pubblico grazie ai nostri sponsor.

Sarà difficile per voi suonare in questa particolare condizione?

Io ho già fatto una prova. Da fuori sembra che la chiatta si muova molto ma standoci sopra il movimento è impercettibile. Quindi no, se il lago è calmo è fattibile.

Ci sarà un seguito?
Non volevamo realizzare un unicum, l’idea è di portare questo format in ogni luogo del Lario ma anche su tutti i laghi del mondo con l’idea di valorizzare il territorio in modo artistico. Il lago per me è fonte di ispirazione e voglio farlo conoscere, raccontarlo al mondo. Inoltre ci sarà un ciclo di miei concerti che precederanno l’evento: il 2 agosto sarò a Novedrate, il 7 a Casnate con Bernate e il 9 a San Fermo della Battaglia.

Credi ci sia bisogno di più eventi di questo tipo, culturali, a Como?

Ho letto che le strutture alberghiere sono sempre quasi piene sul nostro territorio. Quindi credo che quotidianamente dovrebbe essere presente la cultura in città perché alla fine gli eventi sono ciò che rimane davvero alle persone, ciò che le colpisce.

L’articolo che avete appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

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