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Anniversario della morte di Mussolini: a Menaggio spunta la mini zattera con il volto del Duce

Oggi, 28 aprile, corre il 75esimo anniversario della morte di Benito Mussolini, come noto fucilato dai partigiani nello stesso giorno nel 1945 assieme a Claretta Petacci a Giulino di Mezzegra, davanti al cancello di Villa Belmonte.

VIDEO Fasci all’altare, tamburi in corteo e saluti romani: Mussolini rivive a Mezzegra

Causa lockdown, quest’anno non si è svolto il classico ritrovo dei nostalgici del Duce in paese, evento ormai ricorrente così come le polemiche annesse. Eppure a Menaggio un tributo al dittatore fascista è andato comunque in scena.

Davanti alla passeggiata, sullo specchio d’acqua antistante più o meno all’altezza dell’Hotel du Lac, è infatti apparsa una mini-zattera galleggiante con issata un’effige in tessuto nero di Benito Mussolini.

Autore della trovata, Pierangelo Butti, personaggio notissimo in tutta la provincia, che spiega il perché del gesto.

“Io partecipo sempre al ricordo davanti al cancello di Villa Belmonte, vado spesso a Predappio – racconta – Quest’anno, non potendo muovermi da Menaggio dove vivo, volevo commemorare i caduti e ho messo questa piccola zattera con l’immagine del Duce nel lago. Con questo ho voluto anche ricordare il sacrificio per l’Italia di mio zio, fratello di mia mamma, caduto in Grecia nel 1940. Comunque domani mattina lo toglierò e lo terrò io come souvenir”.

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22 Commenti

  1. A prescindere dalle ideologie che fanno la storia solo quando vincono, sarebbe ora di dire la verità, una volta per tutte, sulla fine di Mussolini e di Clara Petacci. Chi furono gli effettivi esecutori, chi si appropriò dell’ingente tesoro trasportato, come e dove furono uccisi Mussolini e Clara Petacci? Chi violentò la Petacci e chi profanò poi il suo corpo da defunta, chi uccise e perchè il Capitano Neri e Giuseppina Tuissi (partigiani anch’essi) che preso parte all’esecuzione di Mussolini e Petacci? Questo non serve per dare un giudizio morale del movimento partigiano ma serve agli italiani per capire una buona volta i fatti e poi fare pace con la storia.

  2. Non ho bisogno di essere difesa da nessuno
    Non rimango male di niente
    Grande e vaccinata.
    Comunque grazie del pensiero

  3. Attorno alle tombe dei capi di quelle grandi trasformazioni che si chiamano rivoluzioni non ci può essere pace; tutto quello che fu fatto non potrà essere cancellato

  4. dopo 75 anni ancora con ste storie, ormai si sa che il signore in questione doveva essere fucilato e non consegnato agli Americani, e il perchè è chiarissimo a tutti, avrebbe fatto nomi scomodi anche di coloro che per cosi dire guidavano la non tanto democratica liberazione.

  5. Giusto che ci sia libertà di idee…ognuno ha la propria…siamo in democrazia..o almeno pensiamo di vivere in uno stato democratico..

  6. Spiegatemi, non si può uscire di casa se non per motivi seri e questa persona l’ha fatto per andare a mettere nel lago una foto del duce? Ho capito bene? Visto che c’è nome e cognome non è possibile multarlo?

    1. E invece quelli che facevano assembramenti nelle piazze senza mascherina a cantare “bella ciao” ? loro potevano ?

  7. Povero Mussolini da Duce che arringa le folle dal balcone di Piazza Venezia a silenzioso e sgraziato oggetto che galleggia sulle placide acque come il più classico degli str…… !
    Che misera fine! E dire che si voleva onorare la sua memoria.

  8. Gli hanno messo la corda per la paura che sarebbe scappato, l’ennesima volta, vestito da nazista?

    1. “che sarebbe scappato”…ci fosse ancora il pelatone di sicuro noi italiani parleremmo l’italiano.

  9. E’ buona educazione non buttare rifiuti nel lago che è un bene comune e non di proprietà privata.
    Ognuno commemori chi vuole sulla sua proprietà!

  10. Certo Deborah,ognuno ha il diritto di piangere i propri morti.Tuo padre poi è una persona perbene benvoluto da tutti i menaggini.Chi offende parla perché ha dei pregiudizi e la loro é la voce dell’odio politico.

  11. Ah, i pelatoni, quelli che se la prendono in dieci contro uno, altrimenti, scappano, come ha fatto il loro capostipite.

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