Può capitare di imbattersi in contesti lavorativi dominati da manager ingiusti o con scarse capacità comunicative. Ma esiste un modello alternativo: l’olocrazia, un sistema dove la figura del capo è completamente assente. È il caso di Apptiva, una società di software lucernese attiva da dieci anni, che opera con successo in una struttura totalmente priva di gerarchie e leader formali.
Nonostante l’assenza di capi, l’azienda è in continua crescita. Fondata inizialmente da tre persone, Apptiva conta oggi undici dipendenti, con un’età media di trentotto anni.
Philip Schönholzer, uno dei tre fondatori, spiega il successo del modello: “Non abbiamo mai avuto bisogno di capi. Da noi tutti si assumono la responsabilità. Questo ci rende veloci, creativi – e, a dire il vero, anche più felici”.
Ma chi prende le decisioni? “Ognuno può mettere in pratica le proprie idee o cambiare qualcosa nella strategia”, l’unica condizione è l’obbligo di un processo di consultazione in cui tutti gli interessati in azienda devono essere interpellati. E se qualcuno critica un’idea, “la critica diventa spunto per riflettere”.
Si decide insieme anche chi assumere “Tutti decidono, ma il peso della decisione dipende anche da chi lavorerà a stretto contatto con il nuovo membro del team”. E sul fronte stipendi, come raccontato aTio.ch, ai dipendenti di Apptiva decidono autonomamente il proprio stipendio. “Poiché tutti vedono quanto guadagnano gli altri, non ci attribuiamo stipendi eccessivi. Se voglio chiedere un aumento, devo avere buoni argomenti. A volte capita anche che consigliamo a un collega di aumentare lo stipendio perché lo merita”.
E l’assenza di gerarchie sembra contribuire notevolmente alla fidelizzazione del personale. “L’anno scorso, per la prima volta, qualcuno ha lasciato l’azienda per motivi privati. Altrimenti, finora, sono sempre rimasti tutti”, conferma Wechsler, che aggiunge: “Trovo molto liberatorio lavorare senza gerarchie e preferisco non tornare al vecchio sistema. Anche nella vita privata decidiamo ogni giorno per noi stessi”.