Seduto in prima fila per tutto l’incontro di ieri sera allo Yacht Club organizzato dalla candidata sindaco del centrosinistra Barbara Minghetti, a fine serata è intervenuto anche il presidente di Confindustria Como, Aram Manoukian. E le sue parole – rarissime in ambito politico o parapolitico, la sua ritrosia a entrare nel dibattito è ormai leggendaria – non sono state banali nel giudizio sulla città.
“Io volevo riprendere una suggestione di Ruffini che vede le città come aziende – ha esordito il presidente di Confindustria Como – Io gli faccio un po’ il verso e dico che invece vedo le imprese come delle piccole città. Noi amministratori di piccole, medie, grandi aziende tutto sommato ci prendiamo cura delle persone che vi lavorano per dare soddisfazione ai bisogni dei nostri mercati. Facciamo un’esperienza molto minore dei sindaci qui presenti (Gori di Bergamo e Pizzarotti di Parma, ndr), però abbiamo a che fare con la stessa materia”.
“Noi imprenditori – ha proseguito – sappiamo dove vogliamo andare e attraverso strategie operative facciamo le cose, però cos’è che fa funzionare queste aziende? Lo spirito, lo spirito di impresa, quel Fattore K che se non hai, le cose funzionano in maniera diversa. E noi riusciamo a far percepire questo alla clientela dei nostri prodotti, soprattutto agli stranieri, proprio perché ci mettiamo qualcosa in più. Ecco, la città di Como ha tante cose bellissime però le manca un po’ un’anima, quello spirito, quel volersi bene. E’ una città che non si vuole bene”.
In un parallelo con la “Parabola dei talenti”, Manoukian ha poi aggiunto che a Como “ci sono state date risorse meravigliose, ma non le si sa valorizzare. Manca quello spirito che noi viviamo nelle nostre imprese. Anche adesso che viviamo difficoltà straordinarie, non molliamo mai, buttiamo sempre testa e cuore nelle cose. Io auguro a Barbara di essere un’amministratrice meravigliosa ma auspico che oltre alla leadership ci siano un’alleanza, una mobilitazione, spirito e anima per sostenerla perché altrimenti, se lei va lì in quella palude (il Comune, ndr), in questa città distratta e un po’ dormiente, farà molta fatica”.
9 Commenti
Non sono di Como ma persino io so della storia imprenditoriale della famiglia Manoukian e del contributo che hanno dato allo sviluppo imprenditoriale di Como…. a volte un bel tacere non fu mai scritto.
Se siamo ostaggio delle auto forse dovremmo iniziare a non usarle più
Note per Mr. C.K ed altri
Stadio:
Molteni : boh?
Rapinese boh? parcheggio? =PNRR (Per Nessuna Ragione Rapinese)
Graziani, ed altri: Non pervenuti
Ticosa:
Molteni: Comune
Rapinese: Parcheggio =PNRR (Per Nessuna Ragione Rapinese)
Minghetti; 25.000m2 a verde pubblico, parcheggio interrato, 2 palazzine (sviluppo e formazione) 15.000m2 Santarella = Cultura.
Bartolich,ed altri: Non pervenuti
San Martino: chi è il proprietario? chi vuole gestire ? Bongiasca? idee = 0
Altri Temi: Politeama, Traffico, Dormitorio, Fragilità, Sanità, Università, Quartieri. Su questi temi vorrei le risposte dei candidati (Molteni, R……, Bartolich, Graziani, Matrale, Aleotti ?) per ora ho solo una risposta.
Gent.Sig.ra Luisa la Famiglia Manoukian risiede a Como da tempo immemore, ha sviluppato attività imprenditoriali di prestigio, ha contribuito allo sviluppo della città. La invito a studiare la storia degli Armeni del secolo XIX, poi capirà.
…solo chi può sfoggiare i dcognomi della tradizione comasca può permettersi di parlare e criticare la città…. che pena leggere un commento del genere. e che pena non sapere nemmeno che la famiglia Manoukian è stata un elemento importante nella storia industriale comasca ed italiana sin dall’inizio del ‘900…
aprire i propri orizzonti può essere un esercizio molto stimolante.
Lui deve fare l’imprenditore lasci fare la politica a chi la sa fare come verdi e popolri lunica innovazione per Comò e poi non anno gia amministrato Como senza fare nulla sia la dex che la sin. Noi siamo il cambiamento e coriamo da soli con voglia di fare e non di creare ulteriori disaggi come stanno facendo a livelli nazionali a noi i polai troppo afolati non ci piacciono alla fine litigano per le poltrone. Coraggio votate Graziani Sindaco.
Beh: le aziende non sono né città né grandi famiglie (infatti falliscono) inoltre a giudicare dal cognome e nome questo signore non è di Como. Pertanto che ne sa ?
Effettivamente il cognome Manoukian non si è mai sentito qui a Como. Sarà il solito extracomunitario senza arte nè parte sbarcato qui da pochi mesi. Cosa vuoi che ne sappia ???
Si informi prima di sparare queste stupidaggini. Analfabeta funzionale che non è altro.
Parole senza senso.
Le città non sono aziende e viceversa.
Nessun candidato sta tracciando un programma organico che contempli i diversi aspetti interconnessi della città.
San Martino, Stadio, Ticosa.
Non sono corpi a sé stanti.
Come si intende rispondere al problema della viabilità sull’asse Borgovico?
Parlare di tunnel del Borgovico dopo che Botta lo propose e fu sabotato è l’unica soluzione per una città ostaggio delle auto