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Artisti di strada, clamoroso: Natale blindato in quasi tutto il Centro Storico. La mappa

Una decisione senza precenti, presa in queste ore dal Comune di Como per questioni di sicurezza e a tutela dell’incolumità pubblica e in risposta alle richieste di Questura e Prefettura. Insomma, dopo il Broletto silenziato si innesta un nuovo tassello.

Già al centro del dibattito da mesi (in vista di un Regolamento estremamente duro, almeno stando alla bozza), gli artisti di strada dovranno dire addio a buona parte del centro storico di Como durante le festività natalizie (qui tutti gli approfondimenti e le parole di alcuni protagonisti quando dissero: “Chi ci caccia è un fascista”).

Ecco le vie e le piazze blindate fino al 6 gennaio esclusi i giorni 27 e 28 dicembre e il 2, 3, 4 gennaio:

Piazza Cavour
Via Maestri Comacini
Via Bianchi Giovini
Piazza Verdi
Portici Plinio
Piazza Duomo
Via Pretorio
Piazza Volta
Cavour Volta
Via Vittorio Emanuele da Duomo fino via Perti
Via Cinque Giornate tratto da Boldoni a Paizza Duomo
Via Boldoni da piazza Perretta a via 5 Giornate

Via Ballarini
Via Macchi
Pizza Grimoldi
Piazza San Fedele

Chi dovesse violare il provvedimento rischia multe da 25 a 500 euro. La ratio del provvedimento oltre a, come detto, mettere in primo piano incolumità e sicurezza evidenzia come gli artisti potrebbero intralciare le vie di fuga durante gli eventi di natale e vanificare il piano di sicurezza predisposto per la Città dei Balocchi interferendo “in modo imprevedibile con i livelli di sicurezza dell’evento”.

Quindi il Comune ha scelto di contemperare “l’esigenza degli artisti di strada con quella della sicurezza e dell’incolumità pubblicha in relazione alle aree del centro storico in cui, soprattutto in ragione degli eventi legati alla manifestazione Città dei Balocchi, si registrano importanti afflussi di persone e limitatamente alle giornate di prevedibile maggior intensità di tali flussi di persone”.

QUI IL DOCUMENTO INTEGRALE

PER APPROFONDIRE:
Del tema ci siamo occupati ampiamente su ComoZero, alcuni dissero: “Chi ci caccia è un fascista”, qui tutti i dettagli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

5 Commenti

  1. Ma chi sono gli artisti di strada? Quelli abilissimi nel bearsi osservando il broletto che parla e altre boiate, che intasano magistralmente il centro storico e che sono insuperabili nello scialacquare la tredicesima in nanosecondi anziché utilizzarla per ripianarsi i debiti?
    Giusto, fanno benissimo a cacciarli!

  2. Gerardo, il rumore in questo caso non c’entra. Adducono la scusa della “sicurezza”, a questo giro. Sicurezza di non voler vedere artisti di strada nelle strade dei Balocchi, tutto qua. Mi viene voglia di diventare artista di strada, ma non so fare proprio niente!

  3. I suonatori/mendicanti ci sono sempre ma sotto le feste sono aumentati, grazie anche al maggior afflusso di persone ed al perbenismo che impera durante le feste. P. S. :il verbale tanto non lo pagano, essendo i suddetti senza fissa dimora…

  4. Questa nota porta, in testata, il banner della Città dei Balocchi: è un caso? Leggo che il Municipio adatterebbe alle “esigenze di sicurezza” tutti eventi spontanei (di strada) in funzione dell’Evento massimo. Ha senso? Giuridicamente, intendo.
    Gli artisti di strada, in genere mi interessano poco: troppo ripetitivi e a volume eccessivo però creano una colonna sonora di sottofondo al casino generale che è provocato, in questo periodo, dalla Città dei Balocchi.
    Chiedo: al Comune, alla Commnissione provinciale di vigilanza, alla Polizia locale, nazionale, interstellare… sono i miserelli fisarmonicisti (rompiballe) che devono adeguarsi o -magari – la Città dei balocchi che deve darsi una regolata?

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