In giorni di pioggia battente, spesso al limite della tempesta, le infiltrazioni (quando non devastanti come, per esempio, al Palaghiaccio) non assurgono al rango di notizia. Almeno fino a quando non investono un gioiello del razionalismo come l’asilo Sant’Elia di Giuseppe Terragni, peraltro nell’anno in cui è stato celebrato a ogni livello (qui).
La struttura, sempre operativa, in questi giorni ha segnalato disagi nel refettorio, dove in due punti l’acqua si è fatta strada. “Stiamo riparando – conferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Vioncenzo Bella – si tratta di riparare i serramenti e rimettere a posto il linoleum dove si è gonfiato”. Poca cosa ma che certo colpisce data l’importanza universale della struttura. “Entro venerdì tutto sarà a posto”. I bambini hanno mangiato regolarmente in mensa sia ieri che oggi.
I genitori intanto hanno fatto sapere che i lavori, attesi da tempo, ai servizi igienici sono partiti. Le famiglie però lamentano contestualmente l’avvio del cantiere oggi, a scuola aperta, con tutti i disagi connessi. L’occasione del ponte, spiegano, avrebbe evitato la copresenza delle lezioni e dell’intervento. “Hanno ragione – dice l’assessore – avremmo dovuto lavorare in estate, ci sono stati intoppi burocratici e stiamo recuperando i ritardi. In futuro non accadrà ancora”.
Un commento
Manutenere un’opera d’arte quale è l’asilo Sant’Elia è quantomeno indispensabile.
Bene che l’Amministrazione si attivi immediatamente.
Mi faccio promotore verso l’assessore competente affinché si premuri di chiedere lo spostamento della colonna in plastica contenente probabilmente connessioni telefoniche o elettriche che fa brutta mostra sulla parete destra del monumento.