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Associazioni storiche e sociali, la bocciofila e persino il Palio: il pacifico esercito degli sfrattati da Rapinese

L’associazione Carducci dovrà davvero lasciare la sua storica sede di viale Cavallotti in cui nacque più di un secolo fa, nel 1903? Qualcosa in più si dovrebbe sapere il prossimo 6 novembre, quando andrà in scena un’udienza in tribunale che dovrebbe vedere al tavolo le parti coinvolte, privati e Comune.   Ma perché il Comune vuole cacciare a tutti i costi l’associazione Carducci dalla sua storica sede? “Perché ci voglio mettere il Conservatorio”, ha dichiarato Rapinese nel consueto appuntamento del venerdì sera a Etg+ Sindaco. Un’idea tutt’altro che nuova visto che l’anno scorso Comune e Conservatorio avevano trovato un accordo per la concessione, a titolo gratuito, dei soli spazi a piano terra dell’ala prima occupata dall’Università dell’Insubria. Idea evidentemente mutata segretamente nel tempo in una manciata di mesi visto che oggi, stando alle parole del sindaco, al Conservatorio andrebbe l’intero immobile con buona pace dell’associazione che sperava in un dialogo e in una possibile convivenza e che, invece, ora rischia di andare a fare compagnia ad altre che l’amministrazione Rapinese ha sfrattato senza alternative decretandone, in alcuni casi, la fine.

La Bocciofila di via Balestra
“Combattenti” di fatto, non solo di nome, i soci della storica bocciofila del centro storico, dalla lettera di sfratto arrivata come un fulmine a ciel sereno a luglio dell’anno scorso, ce l’hanno davvero messa tutta per resistere il più possibile nella sede che occupavano dal 1948, quella che lo stesso sindaco Rapinese aveva celebrato, dai banchi dell’opposizione, definendola “una delle poche realtà comasche dove gli anziani possono incontrarsi e divertirsi”.

Poi, si sa, i punti di vista cambiano e, forte di una concessione scaduta e mai rinnovata e del progetto del futuro spazio espositivo dedicato alle monete romane dell’ex Cressoni, il Comune è andato avanti. “Avevamo chiesto di restare fino all’avvio del cantiere, ma da quando ce ne siamo andati, ad aprile, non si è mosso nulla (da inizio ottobre alcuni lavori sono partiti, Ndr) – dicono alcuni degli ex soci – da quando ce ne siamo andati non abbiamo sentito più nessuno”.

Nessuna traccia, ovviamente, di una sede alternativa adeguata: “Il Comune aveva accennato ad una possibilità ad Albate ma per molti di noi, vista l’età, sarebbe stato molto difficile arrivare lì – raccontano – così alcuni hanno sistemato alla bell’e meglio il campo da bocce del bar La Vignetta di via Zezio, ma è comunque una soluzione scomoda perché è lontana dal centro storico”. E gli altri? “Le donne che si ritrovavano a giocare sui nostri campi si sono disperse. Altri, pur di non perdersi di vista, si trovano dopo pranzo in un piccolo bar appena fuori dalle mura, ma dopo un’ora gli viene chiesto di andare via perché si sa come sono i giocatori di carte – spiegano – quello che il sindaco non ha capito (o non ricorda di aver detto Ndr) è che agli anziani che vivono in città serve un luogo in centro in cui trovarsi e trascorrere le giornate insieme giocando a carte o, perché no, a bocce”.

L’associazione Thais
In questo caso ad andare perduta non è la sede, ma il luogo dove venivano svolte parte delle attività che sono il cuore di questa associazione di volontariato nata nel 1985 per aiutare le persone con disabilità motorie attraverso l’ippoterapia e il nuoto. Nuoto che l’associazione svolgeva nella piccola piscina comunale di via del Dos chiusa a luglio 2022 dopo che un sopralluogo ne aveva evidenziava un degrado strutturale della soletta tale da renderla a rischio di cedimento. Decisione sospesa dal Tar alla luce di ulteriori perizie tecniche che escludevano rischi strutturali peccato però che, intanto, scaduta la concessione a Colisseum (che in campagna elettorale il sindaco aveva promesso di prorogare), poco dopo il centro di via del Dos sia stato chiuso in attesa di un nuovo bando e, soprattutto, dei necessari lavori non ancora effettuati.

E intanto, a rimetterci sono le persone seguite dall’associazione Thais: “Non abbiamo alcuna valutazione dei danni e degli interventi da fare, ma soprattutto, dei tempi di riapertura e il bando per il nuovo gestore non è mai stato più fatto – spiega la presidente Pia Pullici – nel frattempo il Comune ha offerto soluzioni alternative totalmente inadatte per persone con disabilità motorie, con gradini o spogliatoi senza le necessarie attrezzature”.

Il risultato? Prima in piscina avevamo sessanta ragazzi suddivisi su tre giorni alla settimana, oggi ne abbiamo cinquanta a casa e fortunatamente riusciamo ad avere un’ora e mezza alla settimana messa a disposizione gratuitamente dalla piscina di Cantù – è la sua risposta – purtroppo questo è il risultato di una situazione gestita da persone incompetenti e impreparate, che non sanno distinguere un disabile motorio da altre disabilità”.

Palio del Baradello
“La mia non è una posizione polemica, mi raccomando”, sono le prime parole dal presidente del Palio del Baradello Stefano Tagliabue quando gli si chiede di fare il punto sulla questione del deposito di via Giussani in cui venivano custoditi i materiali necessari per la sfilata storica e da cui sono stati “sfrattati” lo scorso aprile dal Comune che vuole installare qui i suoi archivi.

“Occupa quegli spazi senza averne titolo”, era stata la risposta del sindaco Rapinese in consiglio Comunale alle opposizioni che gli chiedevano ragioni: “Ed è vero, ci mancherebbe, visto che si trattava di un accordo verbale risalente agli anni Ottanta mai formalizzato, ma non ci è stata proposta alcuna alternativa – spiega – ci è stato solo detto di partecipare al prossimo bando per ottenere un nuovo spazio pubblico, ma ancora non è uscito nulla”.

Nel frattempo, carri, ariete, castello e tutto il resto delle attrezzature sono in un magazzino messo a disposizione gratuitamente dal ristorante Nuovo Bosco di Novedrate, “Gli abiti invece sono in una struttura comunale in via Badone dove paghiamo regolarmente l’affitto – aggiunge – ma anche lì sono previsti dei lavori e non sappiamo quanto potremo rimanere”.

“Sappiamo bene che investire per offrire spazi alle associazioni significa non rientrare mai davvero dei costi, ma abbiamo tutti bisogno di spazi con affitti convenzionati – conclude – il sogno sarebbe quello di un Politeama trasformato in spazio che possa accogliere tanti di noi, oppure anche solo di qualche aula non utilizzata nelle scuole, come il piano chiuso di via Perti. Sarebbe una soluzione vincente per tutti”.

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18 Commenti

    1. Mi ero convinto che Halloween fosse soltanto una trovata commerciale importata di sana pianta dai gringos. Pure dedicargli un’attenzione scolastica mi sembra quantomeno discutibile. Piuttosto che spendere tempo e soldi. Questo genere di iniziative, meglio un comune che si impegna per tenere delle scuole aperte e decenti (non con la scalinata di ingresso imagine per anni. Roba che non si vede neppure nel Burundi). Ovvio i costi e l’impegno sono ben diversi. Carità pelosa in cambio di diritti che ti tolgono

    2. Stefano : sei stato preciso !!!! Oltre agli articoli… anche le persone che scrivono … sanno solo lamentarsi !!!!! Vi meritavate 20 anni di giunta landriscina !!!!!!!!!!!!

    3. Sta scherzando vero?! Ma è becera propaganda?! Per un’iniziativa quasi nulla di fronte al nulla creato per bambini e famiglie e sfratti senza senso, a volte persi nei tribunali; lei mi parla della festa di Halloween?! Questa città HA COSÌ FANE DI LUOGHI, SERVIZI ED INIZIATIVE che alla minima cosa si riversa in strada.

      Signore ci salvi.

      1. Il mio commento riguarda il fatto che si dà sempre voce ai lamenti e mai alle cose positive. Per la campagna elettorale c’è tempo, non sono tutti stupidi i comaschi.

    4. Ma per favore!!…. che razza di paragoni … e poi so x certo che è stato proposto un menù a tema nelle mense scolastiche ed è stato bocciato… sicuramente per preservare la salute dei bimbi…

  1. ALLUCINANTE. Propongo a como zero di fare un sondaggio alla popolazione di como con votazione x sapere chi è favorevole e chi no alle decisioni in oggetto prese da Rapinese. Grazie. IL POPOLO È SOVRANO, SEMPRE

    1. Ecco voto per primo. STRASFAVOREVOLE non alle idee, che potrebbero essere legittime in parte MA A come sono concepite e messe in atto. In poche parole MALE, MOLTO MALE.

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