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Ats solo comasca, FdI ritocca la mozione trasversale. Butti: “Ecco i nostri emendamenti”

Alessio Butti, parlamentare comasco di Fratelli d’Italia, ha presentato oggi in videoconferenza stampa  >(gli emendamenti alla mozione riguardante l’istituzione di un’Ats Lariana.

Un documento sottoscritto trasversalmente dai consiglieri regionali di maggioranza e opposizione, che verrà portato nei consigli comunali della provincia.

Gli emendamenti proposti da Fratelli d’Italia hanno lo scopo di integrare quanto riportato nella mozione. “Ci sembrava giusto declinare in modo più concreto le proposte messe insieme dall’avvocato Claudio Ghislanzoni – ha affermato Butti – frutto di lungo lavoro di interlocuzione con medici, operatori sanitari e amministratori, per la revisione alla riforma Maroni.”

Lo stesso Butti, infatti, già 5 anni fa si era detto molto critico quando venne presentata la legge sanitaria in merito alla nuova organizzazione.

“Andremo a proporre gli emendamenti perché riteniamo che la mozione in oggetto, che ha comunque una sua validità, manchi di una serie di puntualizzazioni – ha aggiunto il deputato – A nostro avviso devono esserci alcuni emendamenti, affinché la mozione abbia il giusto peso e possa andare nella giusta direzione: rivedere completamente la legge in oggetto”.

Secondo l’onorevole comasco, nessuno sarebbe contrario a un ritorno di Ats a Como, separata da quella di Varese e che quindi si staccherebbe di fatto da Ats Insubria.

“Siamo intervenuti su alcune questioni per noi importanti – ha spiegato l’onorevole di Fdi – non vogliamo scardinare il sistema sanitario, l’organizzazione deve restare regionale, ma rivedere alcune logiche come quella della cronicità. Inoltre, quella del 2015 è una legge che ha bisogno costante di aggiornamenti: nel 2018 c’erano 159 pagine di circolari esplicative, nel 2019 erano 260 pagine e nel 2020 sono state ben 282. Si tratta, poi, di una riforma che io ho volgarmente definito ‘degli acronimi’ perché difficilmente interpretabile sia dagli addetti ai lavori sia dai cittadini”.

E ha aggiunto: “Cinque anni dopo la riforma sanitaria, raccogliamo i frutti del sentimento popolare. Vogliamo una sanità con servizi più vicini al territorio, tornando alle competenze provinciali. L’intenzione è sfruttare l’occasione per far sì che il territorio si possa esprimere anche su questioni che riguardano i contenuti, ad esempio la medicina generale e quella di prevenzione. Lo scopo del nostro emendamento, quindi, è completare la mozione con alcuni punti che riteniamo fondamentali”.

QUI SOTTO LA MOZIONE CON GLI EMENDAMENTI DI FDI

mozione integrata con emendamento FdI-convertito

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

2 Commenti

  1. Quando sono state fatte delle poderose cazzate, i vecchi politici di professione, credo che il Senatore in vita sua abbia fatto principalmente questo, si comportano in due modi. Se le poderose cazzate le hanno fatte i loro amici, si atteggiano a chi non ne sapeva nulla ed era altrove mentre se le poderose cazzate le hanno fatte i loro avversari si atteggiano a chi lo aveva detto e a salvatori della patria.
    La politica oggi è più complessa. La gente è sommersa di informazioni. Non è facile nascondere le responsabilità dei propri partiti e dei propri alleati. Non è facile dire che non si era al corrente di nulla. Non è comprensibile quando ci si lancia in battaglie per risolvere problemi creati da quelli con cui si condividono le responsabilità di Governo della Regione.
    Ci vuole un po’ più di fantasia oppure dire semplicemente, ma i vecchi politici di professione non lo faranno male, che i loro amici di partito e i loro alleati hanno fatto una poderosa cazzata. Perché poi? Ce lo spieghi il Senatore! ?

  2. Grazie on.Butti.
    Nella fretta vi sono però sfuggiti alcuni emendamenti.
    Per sua comodità li riporto qui di seguito:
    I partiti denominati Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, principali componenti dell’attuale maggioranza in Regione Lombardia, eredi diretti dei partiti che approvarono e sostennero la riforma Maroni (Lega Nord, il PdL, La Destra),
    – chiedono scusa ai comaschi per aver approvato una pessima riforma;
    – chiedono scusa ai comaschi per aver imposto per l’ennesima volta al territorio comasco la sudditanza a Varese;
    – chiedono scusa ai comaschi per aver appoggiato lo smembramento della nostra provincia (unica provincia lombarda “spezzettata”) per quanto riguarda la gestione sanitaria, in particolare del territorio dell’alto lago;
    – chiedono scusa ai comaschi per aver effettuato nomine, nel settore sanitario, non in base alla competenza, ma all’appartenenza politica, con ovvi risultati sulla salute dei cittadini;
    – chiedono scusa ai comaschi per aver sostenuto e difeso una gestione fallimentare dell’emergenza Covid-19 in Lombardia, causata tra le altre cose dalle inefficienze della riforma Maroni;
    – chiedono all’unanimità le dimissioni dell’ass.Gallera e si scusano con i cittadini comaschi e lombardi per l’incompetenza dimostrata.

    Chiaramente può integrare questi emendamenti, condividendoli con i vostri compagni di maggioranza, che sono sicuro si assumeranno le relative responsabilità per i danni provocati dalla loro azione politica.

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