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AUDIO La residente di via Diaz: “Musica di giorno e di sera, ecco la prova”

Ieri la lettera, accorata, in cui una residente di via Diaz descriveva la convivenza quasi impossibile con un locale della zona.

“Musica assordante fra sberleffi e minacce”: lettera disperata da via Diaz

Una testimonianza, certo un punto di vista, a tratti drammatica quella di una residente:

[…] interpretando, l’ormai disperazione di tutti, vorrei raccontare brevemente la nostra situazione. In pochissime parole, non si dorme ne si può lavorare. Tantomeno permettersi di lasciare le finestre aperte nelle giornate calde. Dopo lo stillicidio di un precedente bar, situazione da far paura e di estremo degrado, oggi ci ritroviamo con un altro locale che ha cambiato diversi gestori. Gli ultimi hanno la convinzione che la clientela si attiri con la musica a tutto volume e i camerieri sulla strada. Inutili gli interventi gentili e educati di richiesta per tacitare la musica, per lo meno fuori dal locale. Inutili le richieste perentorie e le minacce velate. La maleducazione ostentata è sovrana. Ti sberleffano. Ti sfottono. Se ti lamenti alzano ancor di più il volume. Luci eterne come se fosse Natale, tavolini ovunque. La cucina, che non è chiusa dalla parte della strada, permette di sentire tutto ciò che avviene. Dal forno microonde, alle urla delle ordinazioni, ai lavaggi delle vettovaglie. Detto questo è anche lecito avere ben altri timori. Tutto questo nelle nostre piccole vie, strette, che fanno da imbuto e ti portano in casa il meglio di tutti coloro che non si sognano neppure di vivere con il resto del mondo che ha altre esigenze, ma fanno da padroni come se il resto del mondo fosse di loro esclusiva proprietà […].

Oggi è la stessa persona a inviare due filmati – che per comodità abbiamo unificato – dove è l’audio a contare più di tutto. Girati di giorno e di sera raccontano la musica suonata dal locale, ciascuno potrà dunque farsi un’idea. Come in altre occasioni omettiamo, per il momento, il nome della struttura perché nonostante la denuncia pubblica non sono stati formalizzati atti: né esposti presentati in Comune, né  segnalazioni alle forze dell’ordine (caso diverso, per esempio, Piazza De Gasperi dove non solo è coinvolta l’amministrazione ma anche il Tribunale).

Insomma un nuovo elemento si inserisce nel lungo racconto che da settimane su queste pagine segna chiaramente la difficilissima convivenza tra cittadini e locali pubblici (in mezzo il turismo). Con una variazione, se nel complesso delle tensioni (Piazza De GasperiPiazza VoltaPiazza Mazzini) le lamentele si sono sempre focalizzate su vita serale e notturna, la storia di via Diaz racconta disagi non solo serali ma anche diurni.

Sul tema movida in questi giorni l’assessore al Commercio, Marco Butti, ha lanciato l’idea di un Decalogo per la convivenza, una sorta di patto tra esercenti e residenti. Per il momento però le lamentele vanno avanti.

MOVIDA E RESIDENTI: LA CRONISTORIA

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2 Commenti

  1. Purtroppo il problema é serio, dubito fortemente che questa giunta sia in grado di intervenire con equilibrio ed efficacia.
    Ai sostenitori della movida, che poco o nulla ha a che fare con il turismo, che ci lanciano accuse di volere una città morta, faccio mestamente presente che il problema é sentito ovunque, anche nella “spregiudicata” Amsterdam http://www.repubblica.it/esteri/2018/05/22/news/amsterdam_guerra_movida_regole-197050595/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P10-S1.6-T1

  2. L’unica soluzione è’ citare a giudizio il comune per mancata vigilanza del rispetto del limiti previsti nel ” piano acustico” da parte degli esercenti. ma sarebbe necessario avere molti residenti per questo si potrebbe aprire un canale Facebook e contarci!

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