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Italiano multato in Svizzera si infuria: “Radar non visibili”. Quadri (Lega Ticinesi): “Pretende favori per la targa?”

Un automobilista e italiano che si lamenta dei radar poco riconoscibili sulle strade ticinesi e del trattamento ricevuto dalla Polizia cantonale e chiede “una perizia psicologica per i vostri sceriffi”. Per tutta risposta il consigliere nazionale e municipale di Lugano Lorenzo Quadri (Lega dei Ticinesi) che lo mette alla berlina – pur oscurandone il nome – e lo invita a non chiedere trattamenti di favore e ad adeguarsi.

E’ l’ennesimo capitolo della “guerra delle targhe” sul confine, che questa volta – dopo le polemiche sul famoso “carro attrezzi per soli svizzeri” invocato dal sindaco di Como – si è svolto tutta in territorio svizzero.

L’automobilista italiano aveva criticato l’aspetto poco visibile degli autovelox ticinesi con queste parole, riportate con tanto di screenshot del post originario da Quadri: “Fate fare una perizia psicologica ai vostri sceriffi! Si sentono in dovere di essere i******i e sgodevoli (sic) con chi ha una targa italiana, per di più i vostri radar mobili assomigliano a delle casse scure da discoteca, quindi non riconoscibili”.

In particolare, poi, l’automobilista italiano definiva “dubbio l’operato degli agenti di Massagno, appostati dietro una curva fermando praticamente in condizione di totale pericolo, lanciandosi letteralmente davanti all’auto”.

Taggando poi la Polizia cantonale, il conducente chiede se “la chiamate sicurezza questa? Per 1 km orario in più? Inoltre l’arroganza e la maleducazione di altri due dei vostri nel far strada verso il bancomat a prelevare 40 schifosi franchi. Ah – concludeva l’italiano opinando anche sul rispetto dei limiti durante quel tragitto – E’ questo il lavoro fatto con professionalità?”.

Per tutta risposta, Quadri ha rimbeccato: “Il frontaliere (?) sbrocca sui social e si permette di insultare gli agenti perché è stato beccato dal radar? Che rispetti i limiti di velocità come tutti. Anche le auto con targhe svizzere vengono multate. O magari pretendeva un trattamento di favore in virtù della targa azzurra?”.

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16 Commenti

  1. Visto il tono del post Sarei curioso di sapere come il signore, in pieno torto, lo dico da frontaliere, si sia approcciato alle forze dell’ordine. sono stato fermato decine di volte e mi sono sempre posto con educazione e gentilezza e educazione e gentilezza ho ricevuto poi se il limite è 100 non passo i cento se il limite è 50 non passo i 50. Un’altra cosa quando ho sbagliato e mi hanno fermato la prima parola che ho detto è stata scusate. Forse sarà questo?

    1. Verissimo! Devo dire che nei primi tempi da frontaliere avevo il timore di poter essere fermato e trattato con poco rispetto,in virtù delle “mitologie” che girano sull’atteggiamento che i poliziotti svizzeri avrebbero nei nostri confronti.
      Devo invece dire che , ogni volta mi hanno trattato con gentilezza e disponibilità. Un ragazzo ad una mia osservazione on merito alla loro cortesia, mi ha risposto; ” contribuente gentile , poliziotto gentile!”.
      Beh: fa riflettere come loro partano dal principio che : se paghi le tasse , paghi il mio stipendio. Quindi sono al tuo servizio . Principio sacrosanto anche da noi. Ma ribadito da un operatore di ps , io ,qui in Italia, non l’ho mai sentito dire!
      Ps. Unico appunto sui posti di blocco. Effettivamente mi sembrano a volte un po’ spericolati… Detto questo: paese che vai….

  2. Se rispetti i limiti non hai nulla da aver paura… ma… e lo dico con cognizione di causa avendo girato diverse volte con italiani…
    All’automobilista italiano “medio” non interessa minimamente rispettare i limiti di velocità… e questo parte da quando sono dei boccia (bambini)..
    vogliono sempre “strafare”… salvo poi lamentarsi quando “vengono presi in castagna”!
    Per quanto riguarda la “simpatia” delle forze dell’ordine… beh… ho avuto problemi simili con quelle italiane, quindi, “ogni mondo è paese”!
    Lungi da me definirmi un “angioletto” alla guida (mi riferisco a quando ero un “piskello” neopatentato), quindi, in teoria, dovrei dare ragione al tipo “azzurro”… ma, a differenza di quelli che danno sempre la colpa agli altri dei loro problemi… io sono onesto con me stesso… “chi è causa del suo male pianga se stesso”!

  3. Confermo l’arroganza dei poliziotti ticinesi specie con gli italiani.
    Il giusto sistema si trova in Germania dove le multe di velocità sono basse per i primi 10 km/h di superamento,circa 10 € ,poi crescono e pareggiano le nostre.

  4. Concordo con Sergio C. , che senso ha essere informati del radar per rallentare?? ci sono le regole e vanno rispettate, assurdo anche che ci siano le app. che informano sul navigatore, dovrebbero proibirle, sono fantozziane e disturbano alla guida, per i parcheggi selvaggi a Como di presunti svizzeri dopo tanti anni di violazione sembrava normale ormai, bene ha fatto il sindaco, solo che magari era meglio meno clamore.

  5. Il connazionale ha sbagliato e ha pagato. Poteva risparmiarsi lo sfogo social e segnalare il comportamento anti italiano ai superiori degli “sceriffi”. Quadri non perde occasione per tacere..
    Comunque ieri pomeriggio in via Cairoli c’era un carro attrezzi anti 🤣 ticinese in azione con una pattuglia della Polizia Locale: il personaggio aveva un’aria da ranzani elvetico ma poi ha fatto le strisciate sul bancomat sia per il carro attrezzi che per le multe..ho visto la scena da piazza volta ma il signore era piuttosto indispettito

    1. Idem in Svizzera con 2 km di tolleranza ed altri 3 di bassa multa.

      Ah perché adesso i radar devono essere visibili?? Il colmo
      L’italiano pretende di aver ragione pur essendo al 200% in TORTO avendo commesso una infrazione
      Talmente mal abituato che secondo lui il radar deve essere visibile per evitare l’infrazione e fregate il sistema a suo piacimento. Allucinante.

      Ps.
      Qui scrive un ITALIANO dell’estremo SUD Italia, integrato in Svizzera, non ribelle ed ignorante come la gran parte degli italiani che vogliono restare con la loro vecchia mentalità.

  6. Tutti i “Radar” dovrebbero essere NON visibili, in Svizzera come in Italia, la guida deve sempre essere rispettosa della segnaletica, non c’è alcun bisogno d’informare preventivamente dei possibili controlli. Gli Svizzeri hanno fatto benissimo a contestare l’infrazione, paga e taci.

  7. Ahahah sembra una scena di Roberto Bussenghi alla dogana di Bizzarrone par andà a laurà…oppure che specifichino che non si tratta di un comasco, ma come forse si potrebbe presumere, è uno meno abituato ad andare in svizzera e quindiiii è venuto fuori tutto questo “teatro”….era un comasco o no? Ha la sua importanza! Un comasco queste cose le sa! Ahahah
    C’è scritto ITALIANO (genericamente) non COMASCO (precisamente).

    Comunque il trattamento di favore per le targhe svizzere lo hanno gli svizzeri in Italia quando sfrecciano in autostrada pericolosamente sapendo di essere in Italia… o posteggiaVANO dove capitaVA prima di dell’ insediamento di questo Sindaco …che ora a volte fa rimuovere le auto GIUSTAMENTE senza trattamenti di favore! Questo è da dire!

    Buona domenica anche a tutti i Roberti Bussenghi con simpatiiiia!…e sano umorismo!

  8. Polizia Svizzera cantonale:Confermo l’arroganza ,il comportamento inaccettabile e scorretto nei confronti di automobilisti italiani in Svizzera, dove in diversi casi si è ravvisato sequestro di personsa e forse un tentativo di truffa chiedendo 1000 euro in contanti x un falso sinistro

    1. Ah perché adesso i radar devono essere visibili?? Il colmo
      L’italiano pretende di aver ragione pur essendo al 200% in TORTO avendo commesso una infrazione
      Talmente mal abituato che secondo lui il radar deve essere visibile per evitare l’infrazione e fregate il sistema a suo piacimento. Allucinante.

      Ps.
      Lei si assume la responsabilità di ciò che ha scritto?

      PsPs.
      Qui scrive un ITALIANO dell’estremo SUD Italia, integrato in Svizzera, non ribelle ed ignorante come la gran parte degli italiani che vogliono restare con la loro vecchia mentalità

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