Il Consigliere Regionale Angelo Orsenigo, insieme con Mario Lavatelli, presidente dell’associazione Acus e il consigliere provinciale Vincenzo Latorraca, presentano un esposto alla Corte dei Conti per “chiedere la verifica su eventuali responsabilità connesse alla violazione di disposizioni di legge che disciplinano la corretta gestione delle risorse pubbliche, in riferimento al parcheggio dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia”.
Come noto il posteggio, di pertinenza dell’ospedale di San Fermo della Battaglia, è stato realizzato ed è ancora attualmente gestito secondo un “Accordo di Programma tra Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Montano Lucino, Comune di San Fermo della Battaglia, Azienda ospedaliera S. Anna di Como e Società Infrastrutture Lombarde S.p.A. per la localizzazione e realizzazione dell’ospedale Sant’Anna”. Questione che da anni scatena polemiche: “Un accordo completamente sbilanciato a favore di una delle parti, il Comune di San Fermo”, sottolinea Orsenigo. E aggiunge_ “San Fermo ha sempre tratto beneficio da tutte le opere le compensative previste, tra cui la gestione del parcheggio sottostante al presidio pubblico, realizzato con risorse della azienda ospedaliera e di proprietà di quest’ultima. Attualmente il Comune acquisisce a titolo esclusivo nel proprio bilancio rilevanti introiti prodotti dal luogo di sosta. Da notare come questa attribuzione sia senza alcun limite di durata”.
Da tempo e a più livelli il consigliere Orsenigo ha chiesto “una verifica complessiva sulla Convenzione in conformità a quanto previsto dallo stesso accordo, che demanda al Collegio di Vigilanza, il compito di controllo con la possibilità di intervenire qualora, alla luce delle verifiche effettuate, non sussistano più le motivazione che giustifichino gli accordi sottoscritti”. A sostegno dell’interesse pubblico, Orsenigo ha presentato nel gennaio 2019 una raccolta firme indirizzata al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana per chiedere “che si attui immediatamente una revisione dell’Accordo di programma che, a distanza di anni dall’apertura del nuovo ospedale Sant’Anna, risulta essere non adeguato alle esigenze della collettività”. Tale iniziativa ha raccolto circa 5mila sottoscrizioni, quattromila delle quali attraverso iniziative sul territorio e mille online sul portale Change.org.
Contestualmente, dopo mesi di incontri, sollecitazioni a politici, giornali, sindacati e associazioni, Orsenigo ha portato la questione in Consiglio Regionale nel dicembre 2019 con una mozione che chiedeva come “almeno in parte, gli incassi dell’autosilo venissero destinati allo stesso presidio per interventi di miglioramento”.
Evidenzia Orsenigo: “Da ricordare la posizione della Lega che tramite il sottosegretario Fabrizio Turba ha espresso, a nome della giunta, la contrarietà alla mozione”.
Poi l’accusa: “Anche in questi due anni di emergenza sanitaria, il parcheggio dell’ospedale Sant’Anna ha continuato a essere caro per i malati e le loro famiglie e a riempire le casse del solo Comune di San Fermo della Battaglia. Non posso lasciar correre, continuo a lavorare per la battaglia comune: i proventi del parcheggio dell’ospedale Sant’Anna devono, almeno in parte, essere destinati allo stesso presidio, per interventi migliorativi della struttura ospedaliera anziché essere incamerati interamente dal Comune di San Fermo”.
Così il consigliere oggi ha presentato un esposto alla Corte dei Conti con l’obiettivo di “ottenere la modifica dell’accordo di programma siglato il 13 dicembre 2003 in modo da poter attribuire all’azienda ospedaliera gli introiti del parcheggio, che dal 2010 ogni anno genera cifre che si avvicinano al milione di euro attualmente incamerati dal solo Comune di San Fermo. L’esposto alla Corte dei Conti viene presentato perché, a fronte della nullità dell’accordo di programma o, in via subordinata, di un recesso stante la previsione sine die a favore del Comune di San Fermo, determina un danno erariale per mancato introito dei proventi imputabile all’Azienda Ospedaliera che ha il diritto e il dovere di incamerare gli introiti derivanti dal parcheggio interno al complesso immobiliare avente natura di bene pubblico”.
“Siamo davanti a una serie di anomalie – sottolinea ancora Orsenigo – anzitutto, la concessione gratuita e sine die, del parcheggio dell’azienda ospedaliera al Comune di San Fermo è concessione di bene demaniale e non concessione di servizi. Da ricordare che il Comune di San Fermo non ha assunto alcun onere di spesa per la realizzazione del complesso ospedaliero dal quale, invece, ha tratto numerosi benefici”.
E ancora: “Tra l’Asst e Comune non esiste una collaborazione per lo svolgimento di alcuna attività di interesse pubblico, che comunque, non dovrebbe svolgersi dietro pagamento di un corrispettivo. Da sottolineare l’evidente anomalia della gestione del parcheggio avvenuta mediante concessione al Comune di San Fermo di un bene pubblico, a titolo gratuito ed in assenza di procedura ad evidenza pubblica. Non sono stati rispettati i principi della Direttiva 2014/23/UE in materia di concessioni mediante procedura concorsuale, trasparente, non discriminatoria, tale da assicurare la parità di trattamento e certo non gratuitamente. In sintesi, il Comune di San Fermo ha tratto e trae lucro dalla gestione del parcheggio senza svolgere alcun servizio pubblico e limitandosi alla sola manutenzione ordinaria”.
“Tutto questo ci fa ritenere – dicono Orsenigo, Lavatelli e Latorraca – che l’affidamento della gestione del parcheggio al Comune di San Fermo sia avvenuta illegittimamente poiché risulta violata la normativa di evidenza pubblica; la concessione è stata rilasciata gratis e sine die senza alcun presupposto e senza motivazione”. «A essere penalizzati da questo discutibile accordo è l’intera collettività: è ora di mettere la parola fine a questa grottesca situazione” conclude Orsenigo.
3 Commenti
Dopo tanti anni ci si accorge delle anomalie……….e’ tutta una anomalia quell’ ospedale, dai parcheggi scomodi e stretti che si e’ obbligati a usare mentre intorno si e’ pieni di spazi che potevano essere dedicati a parcheggio gratuito, in alternativa, agli interni e pavimenti che gia’ si scollano e sono rovinati, dimenticavo l’area dove si entra, quella piccola salita, tutto il bordo ospita nidi di vespe che spesso stazionano sui vetri esterni delle camere, visibili tutto il giorno……, ma in genere non e’ paragonabile al vecchio, arioso, immerso nel verde, grandi soffitti arieggiati, non certo opprimenti come l’ attuale dove se porti qualcuno al pronto soccorso non hai spazio per la macchina e non sai come fare per lasciare incustodita la persona e adempiere alle pressanti richieste di portarla fuori, potrei continuare ma che non sia a misura d’uomo e’ chiaro, un grosso pasticcio che nasconde certo interessi dubbi, l’ introito del parcheggio ne e’ testimone e solo la punta, ma nessuno andra’ a fondo statene certi.
GRAZIE BRUNI.
E tutta la combriccola ancora lì: Butti, Veronelli, Molinari, etc…