“La botta c’è e fa male”. Il dolore acuisce la rabbia, così non si contiene il presidente di Parolario, Glauco Peverelli.
Solo due giorni fa l’atteso esito del Bando Cultura del Comune di Como. La storica manifestazione ha ricevuto un punteggio di 53 su 100 equivalente a un contributo di 16.358 euro.
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C’è luce in fondo al tunnel. Bando Cultura, habemus risultati: l’elenco completo e le cifre
E sono appunto i numeri a far inferocire Peverelli: “53 punti a noi e 51 alla Fiera del Libro (pari a 13.956 euro, Ndr). Non discuto il loro punteggio, certamente meritato, ma il nostro. Abbiamo quasi 20 anni di storia organizziamo una manifestazione con 80 eventi tra libri, cinema e musica e decine di occasioni. Portiamo a Como grandissimi nomi, nazionali e internazionali, della letteratura, del giornalismo, della filosofia, della poesia. Come è possibile assegnarci solo 2 punti in più?”.
Così le domande, affilate: “Quali parametri utilizza il Comune? Come valuta la qualità? Come la pesa? Io dico, vengano a vedere prima di esprimersi, partecipino agli eventi. Come giudichi un Picasso? Lo pesi? Lo misuri? Calcoli la quantità di blu?”. E ancora: “Miniartextil ha ricevuto un punteggio di 81 su 100 e se lo merita, ma chiedo: è possibile che nessuna manifestazione si sia avvicinata a 100? A Palazzo non ritengono vi siano eccellenze in città?
Adesso si pone il problema dei soldi. E per Parolario è cosa seria: “16mila euro non bastano – spiega Peverelli – l’anno scorso (il Bando non c’era ancora, Ndr) ci hanno assegnato 28mila euro e, peraltro oggi ne abbiamo ricevuti solo 19 senza capire perché”. Parolario costa circa 65-70mila euro: “A manifestazione quasi finita sappiamo quanto ci assegna il bando, non è il massimo della vita. Ci obbligano a fare dei preventivi metafisici. Sono sinceramente perplesso, non è il modo giusto di fare le cose”.
E ora? “Cercheremo di discutere col Comune, verificheremo nel dettaglio se tutto è corretto. Spero in un’interlocuzione chiara. Adesso siamo molto impegnati ma dalla prossima settimana dovremo muoverci”
5 Commenti
L’assegnazione dei punteggi è tecnica e non politica… Una rivisitazione dei punteggi tra l’altro penso sia illegale e perseguibile dalla legge…
Parolario è tra i pochi eventi culturali di rilievo che si svolgono a Como.
Il giudizio è ingeneroso.
In ogni caso il valore di un giudizio è relativo al valore di chi giudica e non a quello di chi è giudicato. Non si conoscono i criteri di valutazione ma si conoscono i limiti di chi governa il Comune.
La Fiera del Libro c’è autonomamente da 53, mi pare… la guera tra poveri è ridicola.
Infatti Peverelli l’ha ben specificato.
Il problema sono i cialtroni che da molti decenni amministrano questa città. Del resto perfettamente in coerenza, evidentemente, con il profilo della comaschitudine.
Proprio pochi giorni fa ero ad un convegno dove si parlava di turismo e turismo legato agli eventi culturali. Non chiedo di arrivare a organizzare il festival di Hay-on-Wye, un piccolissimo paese del Galles con un importantissimo festival letterario o a Mantova che si tiene stretto il suo evento. Non è una questione di numeri di presenze turistiche ma di cultura. Mi chiedo dove finiscono i proventi della tassa di soggiorno. Quest’anno peraltro raddoppiata per le case vacanza