La saga dell’Onda, lo storico locale che ha animato la riva di Cernobbio per anni per poi chiudere i battenti alla mezzanotte del 31 dicembre 2018, sembra essere giunta a una svolta decisiva.
Dopo un bando di gestione inizialmente annunciato per febbraio e poi posticipato ad aprile causa adeguamenti tecnici, la gara per aggiudicarsi la locazione del locale è finalmente aperta.
Oggi, durante una conferenza stampa tenutasi proprio nel locale della movida, il sindaco di Cernobbio, Matteo Monti, ha utilizzato le ultime ore utili del mese di aprile per illustrare le specifiche della gara. Le guide linea ricalcano fondamentalmente quelle anticipate in una delibera risalente a marzo. Le condizioni del Comune per il futuro locatario sono:
– effettuare un periodo continuativo di apertura di dell’esercizio di almeno dieci mesi, compreso il periodo estivo
– distribuire il medesimo materiale turistico-informativo presente all’Infopoint comunale;
– assumere parte del personale con residenza nel territorio comunale di Cernobbio
– provvedere alla pulizia dei cestini in Riva durante la stagione turistica nei giorni di sabato e di domenica
Il contratto di locazione prevede che il locale venga affittato per 6+6 anni al privato che presenti, in una gara a rialzo, una cifra superiore ai 55mila euro e inferiore a 75mila.
La scadenza del bando è fissata per il 1 luglio 2019 e il locale sarà effettivamente pronto per aprire i battenti il 1 ottobre 2019. Le scadenze impongono di saltare a piè’ pari la stagione estiva. Ciononostante, diversi eventi, tra cui la festa della Canottieri Cernobbio, verranno ospitati nel locale.
Per la giunta di Monti, aver finalmente messo l’Onda a disposizione rappresenta parte dello sforzo per la riqualifica della Riva di Cernobbio.
“Oggi finalmente, grazie al lavoro dell’assessore al commercio e al turismo Mario della Torre insieme a tutta la giunta, dopo aver recuperato le risorse necessarie, abbiamo presentato il bando per il contratto di locazione – ha spiegato Monti, non risparmiando una punta di rivalsa verso chi, anche dai banchi dell’opposizione, ha spesso criticato i ritardi nella gestione della vicenda- adesso gli “scienziati” che strumentalizzano sui social possono metterci la faccia visto che c’è una gara aperta. È stato semplice fino adesso dire che è colpa dell’amministrazione comunale”.
Inghippi amministrativi a parte, l’Onda è finitO involontariamente ad essere l’epicentro di un’avvelenata diatriba politica che regolarmente ha scosso il reame luminoso di Cernobbio nei mesi passati.
Da una parte, ovviamente, l’amministrazione in carica. Dall’altra, un suo critico naturale, l’ex sindaco Paolo Furgoni, candidato uscente con la lista “Con Noi per Cernobbio” sconfitta alle comunali del 2018.
“Trovo singolare che il bando sia stato pubblicato oggi pomeriggio e sia stato annunciato in una conferenza stampa a due ore dal consiglio comunale in cui avevamo chiesto di parlare proprio dell’Onda. È un comportamento strano – ha commentato Furgoni – ma il vero problema è che l’Onda rimarrà chiusO ancora per molto tempo. C’era tutto il tempo per pubblicare il bando anche il 2 di gennaio. Io l’avrei fatto ma è stata una decisione del sindaco”.
Nel mezzo della tempesta, ComoZero aveva raccolto l’accorato sfogo di Elena Santoro che ha gestito il locale, in mano alla sua famiglia da più di quarant’anni, fino al termine della concessione. In una lunga intervista, Santoro, che oggi beneficia del diritto di prelazione nel processo di assegnazione della locazione, raccontava di aver visto troncata la storia della sua famiglia.
“Il fatto che si possa andare avanti, con un bando di fronte, è fondamentale per me. Oggi non sono stata avvertita della conferenza stampa di cui ho saputo da terzi. Ho sempre pensato che mi si mettessero i bastoni tra le ruote, ma almeno oggi so di avere il mio diritto di prelazione – ha spiegato Santoro, commentando anche la chiusura estiva del locale – me ne farò una ragione:quest’estate non si lavora. Almeno sono riuscita a piazzare i ragazzi che hanno lavorato per me tanti anni in altri locali. Ma sono pronti a tornare tutti qui”.
Un commento
Giornalisticamente è facile riportare le notizie; approfondirle leggendo le diatrologie diventa molto difficile ( anche per i “giornaloni”).
Credo che l’operazione Onda
sia stata gestita bene, in difesa
della proprietà comunale e di conseguenza dei cittadini contribuenti.
Il bar deve trovare una nuova vita, anche utilizzando investitori che con lungimiranza e investimenti possano rendere fruibile la struttura tutto l’anno
innescando quella scintilla che in molte città europee troviamo, e Cernobbio deve essere una di quelle…