Sospese le manifestazioni degli autotrasportatori di Como e Lecco in calendario domani sabato 19 aprile (i precedenti) per protestare contro il caro carburante. Decisivo in tal senso l’incontro di questa mattina tra il prefetto Andrea Polichetti, Giorgio Colato, segretario regionale della federazione autotrasportatori italiani. Roberto Galli, presidente di Confartigianato Como e Giuseppe Frezza di Fita Cna Lario Brianza . “Si è trattato di un incontro molto importante. Abbiamo presentato al prefetto le nostre istanze e spiegato la situazione per noi sempre più grave”, spiega Colato. “Da parte sua c’è stata la massima disponibilità, ha raccolto il nostro documento e si è preso l’incarico di segnalare le criticità del nostro territorio al Governo”.
Un passo in avanti che dunque ha portato alla sospensione delle manifestazioni previste per domani. “In questo momento ci è sembrato opportuno non aggravar e complicare ulteriormente una realtà già difficile – spiega Colato – Noi domani ci riuniremo on lien in delle assemblee per capire come comportarci e per decidere, insieme ai rappresentanti delle altre regioni come comportarci in vista del possibile fermo dell’autotrasporto previsto per il 4 aprile”. Intano ei prossimi gironi è fissato un incontro tra le categorie e la Camera di Commercio.
Queste le richieste del settore contenuta in un documento programmatico:
“I prezzi dei carburanti hanno raggiunto cifre record che stanno mettendo n ginocchio la categoria logistica e dei trasporti, nonostante che il costo del greggio sia sotto i 100 dollari al barile, quando nel 2008 era quotato al costo record di 147,50 e il costo del gasolio era di 1,39 mentre la benzina era di 1,41. Una situazione che richiede l’intervento del Governo, della magistratura e delle Prefetture per verificare se ci sono sacche di speculazione e procedere di conseguenza e non limitarsi a denunciare “truffe” come dichiarato in questi giorni agli organi di informazione da un autorevole Ministro italiano. Da parte nostra abbiamo dato mandato ai nostri legali di verificare le condizioni per un esposto alla magistratura. A questo va aggiunto che le compagnie petrolifere stanno riducendo le forniture con conseguenze allarmanti in modo particolare per tutto il comparto produttivo e dei servizi. La categoria chiede innanzitutto il rispetto ed il riconoscimento del ruolo delle imprese di autotrasporto sia da parte della committenza ma in modo particolare dal Governo e dagli uffici pubblici sia a livello nazionale che provinciale. La professionalità delle nostre imprese deve essere sentita in materia di viabilità con audizioni delle varie Prefetture o Comuni prima di prendere decisioni che coinvolgono il traffico pesante, come sancito da precise disposizioni ministeriali, troppo spesso disattese. Per fermare la speculazione in atto, abbiamo chiesto di attuare dei controlli serrati oltre a fissare per decreto un tetto al prezzo del gasolio, anche attivando la società petrolifera di stato”.