Bollette inarrestabili e incredibili anche solo da leggere. Cifre che a pronunciarle si potrebbero quasi non considerare vere. Ma poi, quando il diretto interessato te le mostra e ti fa vedere come si è passati, nel giro di un mese, da 929 euro a più di 5mila, ecco che l’emergenza socio-economica di cui ormai si parla quotidianamente deflagra in tutta la sua crudezza.
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E così la storia che arriva da Lomazzo si va purtroppo ad aggiungere a una triste lista di casi analoghi. “Siamo difronte a una situazione veramente grave – ci racconta la titolare del ristorante, dietro riservatezza sul nome ma mostrando le ricevute – Non è possibile passare in soli 30 giorni da bollette medie che si aggiravano sui mille euro a più di 5mila (5.396 per l’esattezza). Chi può pensare di andare avanti a lungo?”
“Noi abbiamo aperto da poco, abbiamo investito i risparmi e non vogliamo certamente mollare – prosegue – Ma se non si interviene subito, non è più una questione di volontà personale – che per nostro carattere ci spinge a non mollare mai – ma diventa un qualcosa di superiore alle nostre capacità di resistere. Io, la pari di molti colleghi ho chiesto di dilazionare il pagamento, ma il problema è un altro. Il prossimo mese infatti saremo nuovamente nella stessa situazione. Necessario un intervento”.
E intanto le manifestazioni di dissenso, con le bollette addirittura bruciate in piazza, sono ormai all’ordine del giorno e i casi di commercianti ormai sull’orlo della chiusura anche. L’incredibile caso appena raccontato tocca dunque un ristoratore, associato di Confsercenti Como. “La situazione sta realmente diventando ingestibile – dice il direttore di Confesercenti Como Angelo Basilico – E nei prossimi mesi la situazione sarà ancora peggiore. Ad esempio adesso arriveranno anche le bollette dell’energia relative al periodo estivo quando nei negozi si è fatto un largo utilizzo, a causa del caldo, dell’aria condizionata. Insomma bisogna agire rapidamente”.
2 Commenti
Gli itagliani hanno scelto un partito che è dichiaratamente a favore della nato e dell’invio di armi all’Ucraina. Quindi che si paghino le bollette in santa pace.
Condizionatori accesi e porte aperte?