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Borghi: 200 firme per salvare l’Assemblea di Zona. Magatti: “Il Palazzo è lontano dalla città”

Questa mattina, il Comitato per la ricostituzione dell’assemblea di zona Como Borghi – San Martino ha depositato presso dli uffici di Palazzo Cernezzi, 200 firme raccolte nel quartiere per richiedere che il Comune ne rilanci l’attività.

A sostegno della petizione, Civitas che questa mattina ha tenuto una conferenza stampa in merito, momenti dopo il deposito dei documenti.

L’area di Como Borghi – San Martino non ha una propria assemblea di zona dal giugno del 2019. “Allora i referenti e coordinatori si sono dimessi “per lo scarso appoggio da parte degl iuffici e dalla scarsa considerazione da parte dell’amministrazione” ha spiegato Andrea Bordiga, abitante del quartiere e membro di Civitas.

“Como Borghi ha però diritto ad essere rappresentata – ha continuato Bordiga, spiegando la necessità dietro alla richiesta di ricostituzione dell’assemblea di zona e indicando come, in generale, le Adz comasche non siano attive quanto dovrebbero – le assemblee sono nate nel 2015. L’attività maggiore è avvenuta nel 2016 e nel 2017 per poi scemare. Le più attive sono quelle di Como Nord e Lora che continuano a riunirsi anche se con una bassa frequenza”.

Secondo quanto segnalato da Civitas, poi, il Consiglio comunale aperto dedicato alle assemblee di zona non abbia mai avuto luogo.

La raccolta firme vincola gli uffici del Comune alla ricostituzione dell’organo territoriale entro 60 giorni, come spiegato da Bordiga.

“Oggi la democrazia non può più essere solo rappresentativa. Abbiamo bisogno di comitati e assemblee di tutti i portatori di interesse, le cui istanze è difficile possano essere portate avanti da una politica dai tempi pachidermici – è intervenuto Luca Venneri, portavoce di Civitas, rivolgendo poi un invito a tutta la cittadinanza – in quanto Civitas, siamo disposti ad essere l’apparato servente per chi vuole partecipare nelle attività della propria assemblea”.

Venneri ha anche ricordato che tra le assemblee di zona, quella di Como Centro – Lago non è mai stata attivata: “Questa specifica assemblea avrebbe potuto giocare un ruolo molto importante, per esempio, nella questione della scuola di via Perti”.

Il consigliere di Civitas, Bruno Magatti, ha dichiarato come il trattamento delle assemblee di zona da parte dell’amministrazione sia sintomo: “della lontananza tra politica, palazzo e città. Le riunioni di cittadini sono portatrici di istanze che la politica dovrebbe raccogliere, piuttosto”.

Presenti alla conferenza stampa anche Francesco Lopez, componente dimissionario dell’assemblea, che insieme a Pasquale Traficante dell’associazione “I Ragazzi della Terza Età” hanno dato voce al proprio malcontento (come già avevano fatto durante una premiazione in Comune, lo scorso agosto): “Un tempo le assemblee e le associazioni godevano di una certa considerazione, prevenivano l’emarginazione e la solitudine degli anziani. Oggi non più”.

 

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3 Commenti

  1. Concordo pienamente. La situazione dimostra la lontananza della politica cittadina e del suo massimo rappresentante dai cittadini. Ci sarà magari la solita discussione visto che sono stati prorogati referenti e coordinamenti fino al 31 marzo 2020 ma la proroga complessiva, sempre motivata dalla necessità di aggirnare il regolamento è di ben 21 mesi, indifendibile. Mi chiedo poi se i referenti e i membri dei coordinamenti abbiano dato il loro assenso.Ma anche se lo avessero dato come avrebbero potuto programmare l’attività con proroghe di 3 o 4 mesi?Angelo

  2. non resta che attendere la ricostituzione forzosa dello organismo .Saranno in grado gli uffici di provvedere rispettando i tempi? se così non fosse sarebbe democrazia negata

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