Presentato oggi, martedì 28 aprile, il Borsino Immobiliare 2020 di Fimaa Como. La conferenza è stata trasmessa per la prima volta in video tramite web, data l’emergenza legata al Coronavirus.
“Tre mesi fa, vedendo l’anno appena concluso, avremmo presentato un mercato in crescita, almeno come numero di vendite – così il presidente di Fimaa Confcommercio Como, Bargolini Mirko – Il 2019 si è rivelato un anno positivo, in crescita sia in termini di prezzi che per il numero di compravendite”.
“Poi però tutta questa nostra visione è rimasta un attimo sospesa, il 4 maggio ritorneremo negli uffici per ripartire e vedremo come risponderà il mercato – ha continuato il presidente Bargolini – Se lavoreremo meglio e le banche ci aiuteranno con i mutui, potremo riprendere la strada che avevamo lasciato. Abbiamo davanti un mondo diverso e sarà una fase nuova anche per il nostro lavoro, per approccio e modo di lavorare con i clienti. Non organizzeremo tante visite, ma punteremo a fare screening per capire quanto può spendere il cliente e mostrare gli immobili con visite virtuali”.
“Una parte del mercato cambierà le prospettive e la visione dell’immobile che deve comprare – ha affermato il presidente Bargolini – Per la prima volta abbiamo trascorso due mesi interi chiusi nelle nostre case, questo può variare molto la visione dell’immobile in cui viviamo e ci porta a considerazioni ed esigenze nuove, anche in merito agli spazi. La nuova sfida sarà anche capire le nuove esigenze dei nostri clienti, riuscendo a consigliarli e portarli verso nuovo modo di vedere la casa”.
Per quanto riguarda l’andamento del mercato dei mutui, introdotto da Marco Mangano (responsabile Commissione Interna Fimaa), è stato fatto il punto sull’anno 2019 e ipotizzato quanto avverrà nel 2020 in relazione alla crisi dovuta al Coronavirus. “Nel 2019 sono stati erogati 48 miliardi 882 milioni di euro, nell’ultimo trimestre dell’anno c’è stato un incremento del 9,3% della domanda dei mutui – ha spiegato Mangano – La durata media dei mutui è stata di 21 anni, i richiedenti di 41 anni e il rapporto tra l’importo del mutuo e il prezzo dell’immobile si è attestato intorno al 65%. La clientela si è orientata verso tassi fissi e si è assistito alla presenza dei mutui fino al 100% per giovani coppie, poi per i richiedenti oltre i 35 anni”.
“Il 2020 sconterà la situazione attuale – ha proseguito Mangano – Il fermo di 2 mesi costerà tra i 3 e i 5 miliardi rispetto all’erogato totale dell’anno. Il mercato risentirà della crisi sanitaria ed economica, quindi ci sarà una maggior severità delle banche che si tradurrà nella lettura della situazione lavorativa del cliente e del datore di lavoro. Le banche si aspettano buste paga con cassa integrazione, inoltre valuteranno alla fine del lockdown se il datore di lavoro ha ripreso l’attività. Guardando alla crisi più recente del 2011-2012, l’elemento che ha permesso di uscirne è stato il mantenimento dei tassi molto bassi da parte della Bce. Christine Lagarde, presidente Bce, ha garantito che nei prossimi anni i tassi rimarranno bassi. Questo significa che con rate più basse, le persone potranno accedere a un mutuo con maggior efficacia. Tassi e prezzi ai minimi storici permetteranno una ripresa, seppur con una fase di riavvio non facilissima”.
Claudio Zanetti, direttore responsabile del Borsino Immobiliare, ha poi presentato la situazione del mercato immobiliare comasco. “Non ci sono variazioni eccessive dei prezzi – ha spiegato Zanetti – C’è un leggero aumento in alcune zone, ma anche una lieve diminuzione in altre. Questo significa che il mercato è influenzato dalla qualità, dalla posizione dell’immobile e dalle sue caratteristiche”.
Per quanto riguarda l’edizione 2020 del Borsino Immobiliare, si è scelto di inserire un sommario ampliato, il consueto rapporto del Centro Studi Fimaa sul mercato immobiliare di Como e nazionale, una guida per interpretare i valori riportati, una nuova classificazione energetica e aggiornamenti sui coefficienti da applicare ai prezzi. Presenti, inoltre, la cartina della Convalle con il ridimensionamento di alcune aree e quella della provincia di Como che è stata suddivisa in 10 macro zone, inserendo in tutti i Comuni l’indicatore Ntn – ovvero il numero delle transazioni normalizzate in un determinato periodo in quel Comune.
SCENARIO DEL MERCATO IMMOBILIARE COMASCO 2020: SFOGLIA LA GALLERY
Infine, parlando dello scenario del mercato immobiliare comasco nel 2020, Zanetti ha sottolineato: “Per il 2020 era stata prevista una buona aspettativa di mercato da parte degli agenti immobiliari. Oggi però stanno cambiando le prospettive, vista l’emergenza. Le previsioni PIL vedono una diminuzione del 5% nel 2020, andrà recuperato abbastanza velocemente e quindi si prevede che entro il 2022 si ritorni a una certa normalità. I prezzi del mercato residenziale sono già ai livelli minimi, non possiamo aspettarci che questi valori possano scendere ma ci potrebbe essere un aggiustamento in alcune zone. Ci aspettiamo una stabilità per gli immobili usati e una stabilizzazione dei prezzi per quelli nuovi. Per il mercato turistico, su cui l’emergenza Covid incide in maniera superiore soprattutto per la mancanza di turisti stranieri, prevediamo 300 milioni in meno rispetto al 2019. Il settore degli immobili commerciali e industriali sarà in assoluto il più colpito da questa crisi. Comunque, ci aspettiamo che entro la fine del 2020 il mercato torni alla normalità”.