Premessa doverosa: questa non è una polemica. Piuttosto, una oggettiva considerazione: a Como servono necessariamente due cose per l’accoglienza e la sosta dei camper. E queste due cose sono nell’ordine: o una nuova area nella zona centrale o semicentrale della città, oppure più controlli da parte della polizia locale (ma si sa quanto sia difficile per il pugno di vigili in servizio controllare ogni millimetro di area pubblica nel capoluogo).
La constatazione nasce dalla frequenza con cui arrivano segnalazioni di camper in sosta in zone non adibite specificamente alla sosta di quei mezzi, che pure – se non eccedono le dimensioni degli stalli – possono fermarsi nelle strisce blu, previo ticket come ogni comune mortale.
L’ultimo caso è di ieri sera (foto sotto), quando attorno alle 20 alcuni camper stazionavano in piazzetta Baratelli (alle spalle della Como Nuoto, in fondo a viale Geno) e in un caso su un parcheggio di Csu era anche allestito il tavolo per la cena.
Nulla di grave, ovviamente. Ma a parte il fatto che non è raro che la dimensione dei mezzi superi lunghezza e larghezza dei posteggi blu, la Como città turistica dovrebbe effettivamente porsi il tema di migliorare l’accoglienza di questa tipologia di turisti.
Ai quali, evidentemente, la pur ottimamente attrezzata area dedicata a Tavernola non basta più.
3 Commenti
Concordo pienamente con il sig. Carlo B. sarebbe sufficiente che il comandante della locale polizia urbana dedicasse per il suo lavoro la stessa precisione che dedica alla cura del proprio look, che le cose andrebbero sicuramente meglio.
Lo spirito del vero camperista é rispettoso della natura, delle regole e delle persone ….. poi ci sono gli arrogantelli che usano il camper
Non é possibile porre dei divieti specifici di transito ai camper (c’è un recente pronunciamento in merito del MIT) però é stato ribadito che non possono sostare negli stalli qualora la sagoma fuoriesce.
Visto che i parcheggi spesso occupati dai camper sono quelli vicina al lago (viale Geno, zona Stadio, Largo Cantoni) basterebbe dare disposizioni alle pattuglie della polizia urbana di transitare da lì ogni ora (così migliorerebbe anche la frequente irregolarità delle auto lasciate fuori dagli stalli)
Non sono un camperista, ma credo di poter dire che la filosofia del camper sia molto cambiata, nel tempo. Non più avventura (mi fermo nella solitudine dei boschi…) bensì comodità, vicinanza alla meta. Da qui: sfacciataggine. Ho visto camper parcheggiati in viale Lecco, Viale Varese, sotto le mura… dentro e fuori strisce blu e anche gialle. Ormai il mezzo è autosufficiente e non tutti hanno bici e motorini appresso (ma ieri ne sfrecciava uno con Smart a rimorchio). Come raggiungo Como da Tevernola (area camper)? Questione sicurezza; una sera un camperista mi chiede: dov’è il Bassone? Resto sorpreso. Mi rassicura: sono una guardia carceraria in vacanza… Certo: sicurezza garantita davanti al penitenziario!
E perché mai, un camperista in viaggio, dovrebbe fermarsi in un’area periferica quando si può arrivare fino al bordo del lago, proprio vicino vicino, e far colazione insieme alle paperette? Per la felicità dei bambini…