“Tante chiusure e nessuna alternativa. Il cancello che l’Amministrazione, con l’approvazione della variazione di bilancio nell’ultimo Consiglio comunale, ha ufficialmente deciso di installare davanti ai portici dell’ex chiesa di San Francesco, è la perfetta sintesi dell’operato del sindaco Rapinese e del suo gruppo in questi primi mesi di mandato. Un modus operandi fatto di “no” e di divieti, che spesso vanno a colpire le persone più fragili. Anche in questo caso, se per gli skaters che erano soliti frequentare la zona verrà creato un parco apposito all’Ippocastano, lo stesso non è stato fatto per le persone senza dimora, lasciate sempre più ai margini”, così i consiglieri comunali del Partito Democratico di Como Patrizia Lissi, Stefano Fanetti, Stefano Legnani ed Eleonora Galli. Ieri sera, come raccontavamo, il provvedimento è stato votato in aula dalla maggioranza (Lista Rapinese Sindaco) e bocciato da tutte le opposizioni: Como, ufficiale: arriva il cancello anti senzatetto a San Francesco. Rapinese: “Architetti contrari? Si candidino”.
Aggiungono i quattro: “E’ triste vedere come non solo l’Amministrazione non se ne curi, evitando di trovare alternative credibili e durature al Piano Freddo, tra l’altro totalmente ignorato durante l’ultimo inverno, ma continui imperterrita a creare nuove difficoltà ai meno fortunati, tra coperte gettate via e, ora, il nuovo cancello. Una noncuranza che si riflette, tuttavia, anche nel modo in cui vengono liquidate le opinioni dell’opposizione e degli esperti del settore. Rispondere agli architetti di farsi votare significa non avere chiaro il rispetto dei ruoli. Ai professionisti spetta il compito di dare pareri competenti, ai politici quello di prendere le decisioni migliori per la città. Non ascoltare i consigli, tanto per tornare al cancello, è l’ennesimo segno di chiusura. Rinnoviamo l’invito all’Amministrazione ad aprirsi al confronto, con i gruppi di minoranza e con le associazioni che si occupano di grave marginalità, per trovare una soluzione definitiva”.
“La situazione dei senza fissa dimora a Como è ormai la stessa da troppo tempo. Incredibile tornare al punto di partenza tutte le volte e sentir parlare di cancelli e chiusure a San Francesco” commenta il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo. “A suo tempo, la giunta Landriscina non seppe trovare soluzioni, nonostante il consiglio espresse un voto chiaro in favore di un dormitorio permanente. Adesso è il turno della giunta Rapinese che preferisce sbarrare e recintare il porticato di San Francesco. Per ora, le uniche soluzioni sono arrivate da altre realtà ed enti: Provincia in primis. Una volta costruiti i cancelli chi rimane senza dimora troverà altri spazi per avere riparo. Saremo punto e a capo. Como è una città solidale, dove il lavoro delle tante associazioni di volontariato ha dimostrato il valore inestimabile dell’accoglienza. L’Amministrazione dimostri vicinanza e impegno nei confronti dei cittadini più fragili con una visione politica di lungo termine, non con la miopia dei cancelli e delle barriere” conclude il consigliere regionale.