Altri 10 km/h in meno in città. Almeno a Lugano dove il Consiglio comunale di Lugano ha approvato a maggioranza l’introduzione di zone con il limite di velocità a 20 km/h oltre ad altre alla già più conosciuta soglia dei 30. Il provvedimento riguarda nello specifico alcune aeree residenziali ritenute sensibili. Contrari al provvedimento i partiti di centrodestra, cioè la Lega dei ticinesi e l’Udc che hanno già addirittura annunciato un referendum contro la misura, come riferisce Tio.ch.
A proporre l’introduzione delle nuove zone 20 e 30 era stato il gruppo de La Sinistra. “Il Messaggio municipale – è stato poi sottolineato ad approvazione avvenuta, come riferisce la testata ticinese – non era certo né coraggioso né progressista. Tuttavia è un inizio necessario e importante per una Città ancora troppo tenacemente attaccata al traffico e non aggiornata nelle sue scelte di organizzazione urbanistica. L’approvazione della nostra mozione propone invece un orizzonte più ampio rispetto ad una moderazione più incisiva del traffico, alla fruibilità da parte di abitanti e passanti, alle qualità culturali e paesaggistiche, al recupero di spazi urbani quali zone di incontro”.
Come detto, però, il percorso verso l’introduzione dei nuovi limiti di velocità a Lugano sembra una partita ancora non chiusa del tutto.
Lega e Udc non si danno per vinti e i leghisti in particolare hanno immediatamente annunciato l’intenzione di ricorrere a una consultazione popolare sul provvedimento con un referendum e la costituzione di un comitato ad hoc. Sulla stessa linea anche l’Udc di Lugano che in una nota ha sottolineato la volontà di “opporsi con forza a questa deriva” con cui la città “dichiara guerra agli automobilisti”.
“Quello approvato dalla maggioranza di centro-sinistra del Consiglio Comunale – rimarca ancora l’Udc cittadino – è un provvedimento ideologico e dannoso, che non migliora la sicurezza ma paralizza il traffico, rallenta i mezzi pubblici e soffoca la mobilità privata”.
Nella nota, però, i democentristi vanno addirittura oltre prefigurando la possibilità che in futuro si debba pagare una sorta di pedaggio o ticket per accedere a Lugnao col mezzo privato.
“Nelle sue ultime dichiarazioni – sottolinea infatti il partito – il Direttore del Dipartimento del Territorio non ha nascosto l’idea di introdurre una forma di road-pricing per accedere al centro di Lugano e di eliminare ulteriori parcheggi in città, oltre a quelli già cancellati negli ultimi anni nei quartieri cittadini. Una strategia che penalizza chi è costretto a usare l’auto ogni giorno e che danneggia il commercio, spingendo sempre più persone a evitare il centro cittadino”.
“Un’eventualità – conclude l’UDC – che va arrestata immediatamente, prima che la mobilità privata venga soffocata del tutto”.