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Caos bus, oggi saltate 190 corse. Vertice Asf-Sindacati. L’intesa sul ‘premio di risultato’ non è vicina

Primo passo nel tentativo di intesa tra Asf e sindacati, oggi il vertice annunciato in Confindustria. Sul piatto il premio di risultato per i dipendenti dell’azienda di trasporto pubblico comasca. Come sappiamo non vi è alcuno sciopero ufficiale in corso ma i disagi registrati e denunciati dagli utenti vanno avanti da giorni a causa delle malattie.

Solo oggi sono saltate 190 corse.

Asf martedì infatti dichiarava: “41 assenze per malattia, 13 per green pass“. E qualche giorno prima: “Malattie raddoppiate per effetto green pass e non caleranno“. E probabilmente la questione si gioca davvero su due piani: trattativa per il premio e certificazione verde ma senza posizioni ufficiali è impossibile dirlo.

In vista del vertice di oggi, i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto all’azienda i dati su malattie e assenze per green pass. Numeri che per ora non sono stati consegnati, pare comunicati solo verbalmente, ma dovrebbero arrivare nelle prossime ore.

L’incontro di stamani si è giocato, si diceva, sul premio di risultato. L’esito dell’incontro ha prodotto un tentativo di mediazione, ancora chiaramente non riuscito e un rinvio di qualche giorno, lunedì prossimo 25 ottobre.

Asf vuole un accordo: “Sul premio di risultato anno 2021 considerando un valore di riferimento intermedio tra il 70% e quanto erogato a titolo di PDR nell’anno 2019, di cui una parte da destinare in servizi di welfare”. Inoltre nel pomeriggio ha precisato: “Stiamo lavorando internamente e confidiamo in un esito rapido della trattativa in corso”.

Cgil, Cisl, Uil e Rsu invece chiedono “un Accordo Ponte per il 2021, di valore complessivo composto, in riferimento al valore del 100% del PDR 2019, per l’85% da parte economica e il restante 15% in servizi welfare per arrivare al 100%”.

Vedremo. Intanto bisogna capire quanto ancora le malattie incideranno sul servizio di trasporto pubblico tra città e provincia, ricadendo sull’utenza.

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Un commento

  1. Ma se i sindacati avevano firmato precedentemente la riduzione del premio al 79% senza strappare una promessa o un accordo circa il ripristino per i prossimi anni o da lì a quando la situazione sarebbe (forse) tornata alla normalità…ora cosa stanno facendo tutto questo casino a fare ?!? Fossilizzarsi sulla pagliuzza piuttosto che concentrarsi sulla trave…
    Aggiungo : con queste premesse non si otterrà proprio niente secondo me. Il premio dovrebbe essere individuale e non uguale per tutti proprio per una questione di meritocrazia .

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