Caos tamponi, la situazione in città preoccupa. Le lunghe code all’esterno delle farmacie, prese d’assalto in tutta Italia, sono diventate un’immagine consueta anche in riva al lago. “Da noi in media ne facciamo tra i 50 e i 100 al giorno – spiega Giuseppe De Filippis presidente dell’Ordine dei farmacisti – La realtà è certamente complicata. Forse si sta abusando di questo mezzo. Non possiamo che affidarci alle scelte del Comitato scientifico e del Governo ma la situazione deve poi essere gestibile da chi opera sul territorio”.
Di ieri la notizia che tutte le Asst sono state invitate ad attivare orari dedicati ai tamponi presso i loro centri prelievi, mentre la direzione generale Welfare invierà una lettera a Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta per sensibilizzarli circa la necessità di effettuare direttamente i tamponi ai propri assistiti evitando loro inutili e talvolta rischiosi spostamenti. E sul fronte delle farmacie è stata chiesta la disponibilità ad allungare gli orari serali del servizio tamponi e a dedicare alcuni orari specifici ai cittadini che necessitano di tampone a seguito di contatti stretti.
“Ovviamente si può fare tutto ma ci vogliono le risorse. I farmacisti non si trovano per strada. E tutti sono già impegnati ben oltre il regolare”, spiega sempre De Filippis (foto sopra) che analizza la situazione. “Cento tamponi al giorno sono tanti. E i mie colleghi sono tendenzialmente nella mia stessa situazione. Inoltre non c’è solo l’esecuzione in sé del tampone. Dobbiamo, ogni volta, inserire i dati per ogni singolo individuo. E poi, cosa che ovviamente capita, quando si intercetta un positivo, bisogna avviare la pratica apposita, fissare un tampone molecolare. Insomma un super lavoro che si cerca di compiere ma che necessita di tempo, persone e mezzi”.
Sull’ipotesi di allungare l’orario il presidente non è contrario “ma è necessario analizzare bene la situazione anche perché ci si scorda che oltre a gestire questo flusso di persone che arrivano in farmacia per i tamponi, c’è anche la normale attività della farmacia che non può essere trascurata”, spiega De Filippis.
Una realtà dunque complessa che è ovviamente sotto la lente di ingrandimento di Regione Lombardia che sempre ieri, 27 dicembre, ha stabilito come da mercoledì 29 dicembre sarà attivo un nuovo centro tamponi massivo a Gallarate (Va), mentre sono state aggiunte 8 nuove linee tampone presso il centro di Trenno a Milano ed è in fase di allestimento un nuovo centro tamponi presso Fiera Milano City che sarà attivo nei prossimi giorni. “Noi cerchiamo di fare tutto il possibile trovandoci in una situazione molto difficile”, conclude il presidente dei farmacisti.
3 Commenti
Motivo più che sufficiente ad aumentare il numero di licenze per farmacie, ma ho come la sensazione che l’Ordine dei farmacisti non sia proprio favorevole.
Chissà perchè…
E intanto Federfarma continua a difendere la “casta” dei farmacisti di serie A, contrastando la possibilità che i farmacisti “di serie B” delle parafarmacie (pur dotati di identica laurea ed identica iscrizione all’albo professionale) possano anche loro eseguire i test rapidi, con evidente sollievo all’attuale pressione sul sistema.
https://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=22888
Che business