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Caos vaccini a Como, Verdi all’attacco: “Proclami e sopralluoghi poi disastro. Tutto allo sbando”

“Nonostante i proclami e i sopralluoghi propagandistici eseguiti negli scorsi giorni sul nostro territorio, il programma vaccinale tarda a decollare, anche grazie all’ennesimo disastro nella gestione degli sms da parte di Regione Lombardia”.

Dopo il clamoroso di Aria Lombardia sulle prenotazioni vaccinali è scoppiata la tempesta politica. Vanno all’attacco anche i Verdi con un durissimo comunicato.

Ricordiamo il disastro di ieri:

Como, vaccini: ennesimo disastro del sistema informatico. Spariti 700 appuntamenti. “Ma nessuna dose persa”

Che ha obbligato la vicepresidente e assessore al Welfare di regione Lombardia, Letizia Moratti a un durissimo attacco:

Disastro vaccini a Como, ira Moratti contro Aria: “Inadeguati, incapaci di gestire le prenotazioni in modo decente”

Ecco la nota dei Verdi:

A Como assistiamo ad una campagna vaccinale allo sbando, salvata in parte solo da telefonate dell’ultimo minuto e da appelli affidati ai social, di fatto nessuno scatto strutturale in avanti che porti ad avere un piano vaccinale programmatico e funzionale.

Molti anziani comaschi, registrati sulla piattaforma di regione Lombardia, aspettano ancora oggi di ricevere l’Sms di conferma per l’inoculazione della prima dose del vaccino, nonostante le continue promesse di accelerazione del programma vaccinale del nostro territorio, che quantomeno viene puntualmente disatteso.

Poche e lacunose le risposte nell’ambito delle persone fragili e dei familiari che li assistono che rappresentano una priorità nella pianificazione vaccinale.

Questa condizione generale legata alla gestione della pandemia e al piano vaccinale sta generando una condizione di stress eccessivo sul territorio che non è più possibile né gestire né sostenere nel breve periodo.

Il territorio ha bisogno di poter contare su di un concreto scatto in avanti sul tema vaccini che rappresenta al momento l’unica strada per poter rilanciare la salute, il marchio e l’economia comasca ormai al collasso.

I sacrifici a cui tutti siamo chiamati devono essere funzionali ad una condizione programmatica negli interventi preventivi di gestione del territorio durante le “aperture” e di accelerazione sul piano vaccinale altrimenti non si pongono le basi per una progressiva uscita dalla pandemia ed una pronta ripresa di settori che da oltre un anno sono al collasso.

Abbiamo assistito nel periodo precedente alla chiusura, con il successivo passaggio della nostra provincia prima in zona arancione rafforzato e poi in zona rossa, ad una cattiva gestione delle misure preventive in particolar modo nella città di Como e questo non è accettabile.

Auspichiamo per il nostro territorio veramente un cambio di passo, appare evidente che l’idea di poter gestire i settori produttivi ed i servizi del nostro territorio come un interruttore della luce “On/Off” non rappresenta una soluzione più sostenibile.

Elisabetta Patelli – Presidente Onorario Verdi Lombardia

Massimo Capozziello – Portavoce Provinciale

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Un commento

  1. Assolutamente condivisibile la dichiarazione dei Verdi.
    Aggiungerei, a quanto loro dicono, che è assai curioso come sia possibile che l’Avvocato Fermi, Presidente del Consiglio Regionale, e il Sottosegretario (a non so cosa) Turba non abbiano ancora spiegato ai propri cittadini-elettori a cosa sia dovuta la deficitaria organizzazione del piano vaccinale e gli effetti che questa sta causando in Provincia di Como. Forse questo assordante silenzio sul tema è dovuto al fatto che in questa occasione non sono in grado di scaricare responsabilità ad altri, tipo “quelli di Roma”, e devono spiegare gli effetti peggiori di trent’anni di Governo del centrodestra in Lombardia? Non mi sorprende l’imbarazzo. Forse anche loro conoscono i criteri di selezione e di meritocrazia utilizzati dalle Società partecipate dalla Regione in Lombardia.

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