“Ieri ho visitato la Casa circondariale ‘Il Bassone’ di Como, dove ho constatato ancora una volta quanto sia urgente che il Governo inizi occuparsi seriamente di questo tema. Sovraffollamento, carenza di personale della polizia penitenziaria, necessità di rafforzare l’assistenza sanitaria, psicologica e sociale per i detenuti, sono priorità non più rinviabili. 420 detenuti su una capienza di 226 posti è una condizione difficile da gestire per la stessa amministrazione penitenziaria, per il personale costretto spesso a turni massacranti, oltre che per le stesse persone costrette a condividere celle molto piccole in 2 o 3 persone”. Sono le dure condizioni riscontrate dalla Presidente dei Deputati Pd, la comasca Chiara Braga in visita all’istituto detentivo di Como per la campagna lanciata dal PD nazionale dedicata specificatamente alle carceri italiane ‘Bisogna aver visto’.
“Mi ha molto colpito – prosegue l’esponente dem – l’età bassa dei detenuti, anche delle 45 donne della sezione femminile. Il carcere di Como è inoltre l’unico in Lombardia a ospitare detenuti transgender, per i quali è fondamentale garantire la necessaria assistenza sanitaria al loro percorso di transizione”.
“L’impegno a garantire condizioni dignitose per le persone detenute e per quelle che lavorano in carcere – conclude Braga – non può più scontrarsi con l’indifferenza del ministro Nordio e con la proliferazione di nuovi reati che non fanno che aggravare la situazione di detenzione, anziché rafforzare le misure alternative e riabilitative e intervenire sulle situazioni di marginalità sociale che spesso è terreno fertile per la criminalità”.
3 Commenti
Ogni tanto questa arriva, emette denunce che rasentano la stupidità tanto sono ovvie banali e scontate, poi se ne torna a Roma a far compagnia a una banda di incapaci litigiosi la cui unica missione è criticare un governo eletto DEMOCRATICAMENTE! Si rassegni signora, più criticate più il centrodestra ringrazia!
La Polizia Penitenziaria è purtroppo allo stremo.
Utilizzare personale delle Forze Armate per la sorveglianza esterna delle carceri.
Utilizzare personale delle Forze Armate per la scorta durante le traduzioni tra carcere e carcere e in tribunali e/o uffici giudiziari, mantenendo personale della Polizia Penitenziaria nel rapporto diretto con i detenuti.
Centonovanta carceri (190) di cui dodici (12) di massima sicurezza necessitano almeno di cinquemila operatori in più.
Prima risolviamo il cosi detto “benessere” degli operatori e poi potremo pensare anche al “benessere” degli utenti ivi detenuti.
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Bubusettete Chiara Braga….solo ora capite le gravissime condizioni del carcere… x il pd ci deve scappare il morto..si fa sentire 2 gg e poi sparisce….come x tutto il resto….avanzi galera