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Caro bollette, Colombo (Confindustria): “Aumenti del 200%. Se superiamo anche questa diventiamo invincibili”

“Stiamo cercando di capire come agire a livello sistemico. Confindustria e Sistema Moda Italia sollecitano il Governo perché si confronti con l’Europa per porre fine all’incremento dei costi energetici”. Aumenti esplosi da mesi, come raccontiamo da tempo, sul fronte gas e elettricità. Le aziende fanno i conti con incrementi che arrivano al 200%. Così ne parliamo con Federico Colombo, presidente del Gruppo Filiera Tessile di Confindustria Como.

“E’ necessario che sia messo un tetto agli aumenti – evidenzia – non è possibile navigare in questa incertezza. Il distretto comasco conta circa 700 aziende, alcune sono più energivore, in primis stamperie e tessiture. C’è chi ha contratti calmierati e sta gestendo meglio la situazione, ma i contratti vanno in scadenza. Immaginate cosa possa significare lavorare senza poter realmente calcolare l’impatto dei costi energetici della propria produzione”.

L’orizzonte, senza interventi, è molto più che fosco: “Non possiamo trascinarci così fino al 2023 altrimenti ci sarà una drastica frenata del manifatturiero e non solo tessile. In questo periodo vanno rivisti tutti i costi di produzione”. Gli ordini ci sono? “Sì, ma stanno andando verso una leggera flessione. Il lusso tiene, anche perché sono tornati gli eventi pubblici, ma il mercato della grande distribuzione avrà un rallentamento perché il costo energetico non è solo per le parti produttive ma anche sul consumatore finale che sui giornali legge aumenti stimati del 70%”. E’ l’occasione per ragionare su un diverso modo di consumare anche dal punto di vista produttivo? “A Como è un discorso iniziato da anni anche per controllare l’impatto ambientale, si studiano migliorie sul consumo di acqua e sull’emissione di CO2, molti investono per ridurre i consumi. L’aumento delle bollette spinge in questa direzione che non può essere l’unica risposta, se il costo aumenta 100 volte dovremmo avere impianti che consumano 100 volte meno. Un sogno”.

Intanto Confindustria di Como organizza incontri e aggiornamenti sul tema: “Ci sono diverse iniziative come l’acquisto energetico consortile – spiega Colombo – sono momenti di supporto per la gestione locale del problema ma anche in questo caso non bastano. L’unica vera soluzione è uno stop agli aumenti. Si faceva di recente il caso di una piccola tintoria la cui bolletta è passata da 5mila euro a 50mila”.
In attesa dunque di risposte politiche italiane ed europee non resta che una considerazione. Chiude Colombo con un sorriso: “Se superiamo anche questa, diventiamo invincibili”.

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