Nei giorni scorsi abbiamo svelato in anteprima la sintesi del lavoro realizzato dal Tavolo di Coprogettazione per un possibile restauro e rilancio dello storico cineteatro Politeama di Como (al netto del fatto che il Comune, prendendo tutti in contropiede, ha improvvisamente deciso di vendere lo stabile, col rischio di rendere sostanzialmente inutile quanto prodotto dai partecipanti). Ad ogni modo, è interessante dare un occhio alle singole proposte portate al tavolo, poi confluite nella sintesi generale. Elenchiamo di seguito, in forma integrale, i proponenti e le idee avanzate.
OLO – Michel Maffesoli, nel suo saggio del 1988, analizza la disgregazione della comunità e il sorgere di “tribù” contemporanee, piccoli gruppi e reti sia reali che digitali. La sua visione polimorfa della società, fondata su un immaginario estetico comune, risuona ancora oggi. Cinema e arti visive sono cruciali per la vita sociale, poiché consentono l’identificazione del pubblico con molteplici immagini e simboli. L’antropologia visiva conferma che la percezione delle immagini contribuisce alla costruzione di valori collettivi. Il progetto proposto prevede la creazione di un centro polivalente, moderno e funzionale, come nuovo cuore sociale e culturale della comunità.
MARCO BERTI – Nel corso della sua carriera, Berti ha visitato molti teatri, ammirando sia quelli tradizionali, come la Fenice di Venezia e la Scala di Milano, che quelli moderni e funzionali, come la Halte Oper di Francoforte, con spazi flessibili e modulabili. Quando gli è stato chiesto di contribuire al restauro del Politeama di Como, ha immaginato come questa struttura possa diventare un centro polifunzionale per la città. Berti propone la creazione di spazi modulari per ospitare conferenze, eventi e concerti, riducendo i costi di gestione e offrendo un luogo di intrattenimento a 360 gradi.
COMO FILM – Il Lake Como Film Festival, con il suo focus su paesaggi, architettura e segni antropologici, si è concentrato anche sugli spazi culturali, notando sia il loro potenziale sia il loro degrado. Il Politeama, un tempo cuore culturale di Como, è diventato simbolo della decadenza della città. Nel 2014, il festival ha proiettato sulla facciata del teatro un film che ne raccontava la storia, sottolineando come, invece di rinnovarsi, abbia chiuso. Il futuro del Politeama risiede nella sua natura multimediale, capace di accogliere le esigenze culturali contemporanee ei nuovi interessi del pubblico, visione che il festival può supportare sia nella progettazione che nella gestione di eventi.
FONDAZIONE VOLTA – La Fondazione Alessandro Volta, rappresentante di numerose istituzioni locali, intende contribuire attivamente al rilancio del Teatro Politeama di Como, facilitando la formazione di partenariati attraverso l’analisi e il coinvolgimento degli stakeholder locali. Il suo ruolo sarà fondamentale nella fase di identificazione dei partner e nella promozione della partecipazione di attori qualificati. La Fondazione supporterà anche la pianificazione culturale, integrando due importanti eventi futuri. Inoltre, contribuirà alla ricerca di fonti di finanziamento per la riqualificazione e la gestione del Teatro, in linea con le priorità condivise con i partner.
FONDAZIONE MINIARTETXTIL – La Fondazione Bortolaso. Totaro. Sponga, nata grazie ai fondatori di ARTE&ARTE e al mecenate Giancarlo Sponga, promuove la cultura e l’arte contemporanea, come previsto dallo statuto. Partecipando al tavolo di co-progettazione per il rilancio del Politeama, la Fondazione ritiene fondamentale trovare soluzioni fondamentali sostenibili per il futuro culturale della struttura. La proposta è trasformare il Politeama in un centro integrato per le arti, preservandone la vocazione originale e aggiungendo spazi come caffetteria e bookshop. La Fondazione si rende disponibile per un coinvolgimento attivo nel progetto.
MONDOVISIONE – Mondovisione intende trasformare il Politeama in un soggetto economico sostenibile, capace di coniugare il teatro con altre arti e linguaggi contemporanei, diventando un volano culturale per Como. La visione mira a rendere la fruizione culturale quotidiana e partecipativa, coinvolgendo la comunità locale e stimolando una domanda costante di cultura. Le strategie includono la partecipazione attiva, il coinvolgimento dei giovani, la creazione di una compagnia stabile, trasparenza nella gestione e una programmazione di qualità. L’obiettivo è posizionare il Politeama come punto di riferimento culturale per Como, Varese e il Canton Ticino, ottimizzando l’efficienza e coinvolgendo stakeholder pubblici e privati.
CIRCOLO OLMO – Il Circolo Olmo propone di trasformare il Politeama in un polo di innovazione e acceleratore di startup, soprattutto legato ai settori turistico e tessile, mantenendo al contempo la sua funzione culturale. Il Politeama potrebbe diventare un centro di “Open Innovation”, offrendo formazione e supporto allo sviluppo delle competenze, con la collaborazione di università locali e della Fondazione Alessandro Volta. Pur rispettando i vincoli architettonici e culturali, l’edificio potrebbe ospitare eventi culturali e spazi architettonici per startup. La visione del Circolo include un centro polifunzionale con spazi modulabili, laboratori creativi, una scuola di musica e danza e un ristorante terrazza.
BIOBYTE – La proposta di Biobyte per il progetto del Politeama si basa su un brief di alta qualità che definisce le principali destinazioni d’uso, puntando a standard internazionali e soluzioni innovative in collaborazione con tutti gli attori coinvolti. L’obiettivo è rendere l’intervento sostenibile e fruibile quotidianamente, creando un luogo dinamico che attiri partner. Si propone una progettazione integrata per ottimizzare le esigenze di varie discipline, includendo la possibilità di realizzare un edificio NZEB (a energia quasi zero). Il progetto, biocompatibile e sostenibile, sarà realizzato per fasi per garantire un equilibrio tecnico-economico.
ASSOCIAZIONE DE BENZI – La proposta di De Benzi per il progetto del Politeama si basa su una conoscenza approfondita dello stato dell’edificio, delle normative e degli interessi dei cittadini. L’associazione offre la competenza architettonica di un socio esperto nella conservazione di edifici storici e nella progettazione partecipata. Il Politeama dovrebbe operare su due livelli: offrire una programmazione culturale continua per la cittadinanza, come film storici e spettacoli adatti al luogo, e ospitare iniziative sperimentali e corsi di formazione artistica. In sinergia con il Teatro Sociale, il Politeama potrebbe diventare capofila di una rete culturale sul territorio.
SENTIERO DEI SOGNI – L’associazione Sentiero dei Sogni, impegnata nella valorizzazione degli spazi culturali di Como, considera strategico il recupero del Teatro Politeama, parte del patrimonio locale. Il presidente ha esperienza nella rigenerazione di teatri, avendo partecipato al recupero del Centrale/Cressoni. Sentiero dei Sogni ha già contribuito con ricerche storiche e inserito il Politeama in eventi culturali, come la Passeggiata Creativa del 2017. L’associazione immagina il Politeama come una “Casa della cultura”, uno spazio polifunzionale per teatro, arti visive, concerti e laboratori. È pronta a collaborare con altre realtà culturali per definire una strategia condivisa di recupero e gestione.
PAROLARIO – Parolario osserva che la vita culturale di Como negli ultimi anni ha perso slancio, anche a causa della mancanza di una visione condivisa di medio-lungo termine tra gli attori locali. Le iniziative culturali, pur presenti, risultano poco efficaci e con scarse ricadute sul territorio. È urgente costruire una strategia integrata tra cultura, creatività e sviluppo, coinvolgendo istituzioni e operatori. Il Politeama potrebbe diventare un Centro Culturale multifunzionale, adatto ad ospitare teatro, musica, cinema, arte e incontri, fungendo anche da “casa della letteratura”, con modelli di successo ispirati a esperienze simili.
OFFICINA COMO – Il progetto di Officina Como collega il recupero del Politeama con la riqualificazione della zona Ticosa attraverso un intervento di Social Housing, un hub creativo e servizi commerciali. L’obiettivo è creare una comunità integrata, con 200 appartamenti a prezzi accessibili, spazi per imprese creative e culturali, e servizi per il quartiere. L’Hub creativo favorirà l’innovazione, l’imprenditoria e la collaborazione tra professionisti. Il piano comprende opere di urbanizzazione e il recupero della Santarella. Con un investimento di oltre 55 milioni di euro, il progetto richiede finanziamenti aggiuntivi e un forte impegno del Comune di Como per la sua realizzazione. Il Politeama potrebbe essere collegato alle attività dell’Hub come sala polifunzionale.
NEROLIDIO – Il Teatro Politeama ha sempre avuto la vocazione di essere un polo culturale centrale a Como, con l’obiettivo di divulgare la cultura musicale e teatrale sia “alta” che “popolare”. L’attuale progetto di rivalutazione punta a recuperare questa missione originaria, soprattutto dopo la crisi causata dalla pandemia. Il piano prevede due spazi distinti: il teatro principale, con eventi di alto livello nazionale e internazionale, e una caffetteria letteraria/caffè chantant, destinata alle associazioni culturali locali per spettacoli e scambi culturali quotidiani. In questo modo, il Politeama potrà tornare ad essere un centro propulsore della creatività a Como.
IUBILANTES – Intende collaborare al recupero e gestione del Teatro Politeama proponendo un progetto che lo trasforma in un luogo di laboratori creativi ed espressivi, rivolto soprattutto ai giovani e agli studenti. L’obiettivo è creare spazi accessibili e adattabili per esperienze didattiche coinvolgenti, sotto l’egida del mondo culturale cittadino. Il progetto prevede il mantenimento della funzione teatrale e musicale, con l’aggiunta di atelier e sale prova, e mira all’efficienza energetica, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. IUBILANTES si offre per la co-gestione degli spazi e per la partecipazione a bandi pubblici e privati.
ELEUTHERIA – Il progetto proposto da Eleutheria prevede la creazione di una Casa della Cultura, simile a quelle già presenti in città come Milano. Questo centro ospiterebbe numerosi incontri pubblici, presentazioni di libri, tavole rotonde su temi di attualità, incontri con studiosi italiani e stranieri, e convegni, anche medici. La Casa della Cultura potrebbe accogliere iniziative di case editrici, circoli culturali e associazioni, trattando temi come filosofia, letteratura, arte, cinema e attualità politica e sociale. Inoltre, sarebbe uno spazio per eventi teatrali e concertistici, offrendo una sede per varie associazioni culturali.
CASA DELLA MUSICA – L’Associazione Casa della Musica di Como è interessata a partecipare attivamente al processo di co-progettazione per il recupero del Teatro Politeama, inclusa la fase di progettazione esecutiva. L’obiettivo è trasformare il Politeama in un Centro Culturale al servizio della città e delle istituzioni culturali, supportando la formazione artistica a livello locale e nazionale. Il teatro sarà uno spazio versatile, adatto a prove, convegni, seminari, master, e attività artistiche e didattiche. Il progetto nasce dalla sinergia con l’Accademia di musica e danza e il Liceo musicale coreutico Giuditta Pasta.
CARACOL – Caracol evidenzia la mancanza di una visione culturale a medio-lungo termine a Como, con iniziative culturali frammentate e poco efficaci. È urgente che istituzioni e operatori collaborino per creare una strategia integrata che unisca cultura, creatività e sviluppo economico e sociale. Como, oltre al Teatro Sociale e a Villa Olmo, non ha spazi multifunzionali adeguati. Il Politeama potrebbe diventare un Centro Culturale polivalente, ospitando teatro, musica, cinema, arte, moda, e laboratori creativi, nonché diventare una “casa della letteratura”. Caracol guarda a esempi di successo in Svizzera e Roma per ispirazione.
ARCH. NASINI – Nel 2020, Nasini ha studiato lo spazio del Teatro Politeama su richiesta di un potenziale investitore, effettuando verifiche e misurazioni. L’analisi ha evidenziato la necessità di ripensare il teatro come uno spazio multifunzionale che integri attività culturali, ricettive e di ristorazione, recuperando anche funzioni del passato. Nasini ritiene che solo un uso appropriato e versatile possa garantire il successo del Politeama e auspica che il tavolo di lavoro individuale abbia la giusta combinazione per armonizzare i diversi aspetti.
LOMBARDIA MUSICA – L’Associazione Lombardia Musica, attiva nella promozione culturale e musicale in Lombardia, si propone per partecipare al progetto di recupero del Politeama di Como. L’associazione, che unisce diverse realtà del no-profit e promuove eventi come il Gran Festival del Cinema Muto, intende contribuire con la creazione di un palinsesto di eventi artistici e culturali, inclusivi e innovativi. L’obiettivo è valorizzare il patrimonio di Como e attrarre diverse fasce di pubblico, puntando su nuove tecnologie, giovani talenti e sperimentazioni creative. L’Associazione collaborerà con partner nazionali e internazionali per realizzare il progetto in rete.
LUMINANDA – Luminanda immagina il futuro del Politeama come uno spazio creativo e aggregativo, frutto di un processo di progettazione partecipata con associazioni ed enti culturali del territorio. L’obiettivo è creare un hub artistico polifunzionale che offra performance, arte, inclusione e formazione, attraverso spettacoli, mostre, concerti e workshop. Luminanda, con esperienza nella gestione di spazi culturali come il Chiostrino Artificio, mira a potenziare i talenti giovanili ea lavorare in rete con altre realtà locali. Il Politeama diventerà una casa della cultura per il dialogo tra progetti artistici e sociali, valorizzando l’identità del territorio e offrendo soluzioni creative alle sfide contemporanee.
ACCADEMIA PASTA – L’Accademia e il Liceo musicale coreutico Giuditta Pasta di Como esprimono il loro interesse a partecipare al processo di co-progettazione per il recupero del Teatro Politeama. Il progetto è in linea con la missione delle due istituzioni, che promuovono la formazione artistico- culturale a livello territoriale e nazionale. L’obiettivo è trasformare il Politeama in un Centro Culturale al servizio delle istituzioni formative, offrendo spazi per prove, convegni, seminari, master e momenti di approfondimento artistico e didattico. Il palcoscenico sarà a disposizione di tutte le realtà del territorio, in sinergia con la Casa della Musica di Como.