Ne passiamo molte, tutti quanti in questi giorni.
Ma, lasciatevelo dire, impaginare questa lettera ci è costato dieci volte il tempo normale.
Prima per frenare enormi lacrime e poi per dedicare a ogni parola letta il giusto tempo.
E’ densa d’amore, coraggio e speranza la lettera che i bimbi della Casa di Gabri (naturalmente per mano di chi si occupa di loro che ha tradotto fedelmente in parola respiri, gemiti e pensieri) hanno inviato ai malati di Coronavirus perché non si sentano soli perché sappiano che “nel dolore l’uomo diventa più buono e il cuore più grande”.
Gli esseri umani possono essere meravigliosi:
In questo tempo difficile di emergenza sanitaria Agorà 97 Cooperativa Sociale Onlus sente piu’ che mai il bisogno di “ESSERCI”. E lo fa attraverso il gemito affettuoso dei Bambini di CASA di GABRI con una “Lettera aperta” rivolta a tutti i malati di Coronavirus per dare forza e speranza. Un momento forte di solidarietà umana che aiuta i nostri cuori.
LETTERA APERTA AI MALATI DI CORONAVIRUS
Siamo i bambini di “Casa di Gabri”. La malattia severa e invalidante è con noi fin dalla nascita.
Non abbiamo conosciuto giorni sani e viviamo in una situazione simile a molti di voi, oggi.
Il nostro intelletto assopito a causa della compromissione del nostro quadro cerebrale, lascia però il posto al cuore, ai nostri piccoli cuori che, seppur con un linguaggio afono, fatto soltanto di gemiti, mandano ad ognuno di voi l’affetto, la vicinanza e la condivisione.
E’ come se il cuore parla al cuore e vi diciamo, consapevoli perché coinvolti, CORAGGIO, CORAGGIO non siete soli.
L’Italia è in ansia e un mondo di persone è in trepidazione per voi, per chi vive la malattia a casa o in ospedale in una situazione critica ma stabile e chi è oggi nell’incoscienza della sedazione; a tutti voi deve arrivare forte nell’animo la solidarietà di una Nazione, di coloro che ci amministrano e l’affetto dei vostri cari.
A noi fa molto bene.
Ciò che conforta e rende lottatori per la vita, sono le cure, le premure e l’umanità che riceviamo da persone che, come angeli vestiti di bianco o di verde, si occupano di noi.
Siamo loro molto riconoscenti perché sono diventati, giorno dopo giorno, i nostri affetti e ci tengono per mano mentre suppliscono la lontananza forzata dei nostri cari.
Persino l’ossigeno, che giorno e notte ci somministrano, sembra profumare di affetto e le cure e le attenzioni che riceviamo ci sono indispensabili per vivere.
A noi fa bene anche la preghiera, medicina silente ed efficace che in molti per noi, rivolgono al Cielo.
Diciamo a voi, che viviamo una sofferenza non voluta, tanto che il pianto, che è di tutti i bimbi, ci è negato, come anche il sorriso, ma lottiamo ogni giorno come piccoli guerrieri, per la vita finché ci è dato di celebrarla.
Di fronte alla sofferenza, alla malattia e alle sue gravità, noi che siamo bimbi fragili ma forti, abbiamo compreso che l’uomo, dopo un primo e naturale rigetto, nella difficoltà di far tacere il rumore che c’è in ognuno di noi, si fa più buono, riflessivo e incomincia a dilatare le pareti del suo cuore, fino a diventare dispensatore di solidarietà per tutti noi, affetti da questa preziosa fragilità.
Siamo certi: niente va perduto, #andràtuttobene
Con tanto affetto a tutti voi.