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Caso affidi, le 15 famiglie all’assessore: “Migliorare il servizio con i privati? Nessuno si era lamentato”

Dopo la lettera aperta di due giorni fa e la replica – come sempre solo via Etv – dell’assessore ai Servizi sociali Nicolette Roperto, le 15 famiglie comasche con figli affidatarie replicano nuovamente. In sintesi, da un lato le famiglie chiedono certezze e spiegazioni dopo aver appreso che l’amministrazione non ha rinnovato l’affidamento al Servizio Affidi Sovradistrettuale; dall’altro, Roperto ha replicato “che il servizio affidi non resterà mai scoperto e i bambini resteranno con le loro famiglie di riferimento” mentre il Comune ha pubblicato un bando per trovare enti del terzo settore per la co-progettazione.

Di seguito, la nuova lettera delle 15 famiglie

Egregia dottoressa Roperto,

la ringraziamo per la risposta e siamo lieti che la nostra lettera abbia trovato una risposta, dopo i due tentativi fallimentari di raggiungere l’amministrazione comunale. Apprendiamo con piacere che ci sia sintonia nel considerare tale situazione delicata e degna della massima cura e attenzione, ma allo stesso tempo ci domandiamo il perché di questa decisione di “migliorare” un servizio che già funzionava e con cui si era stretto un legame di fiducia e collaborazione.

Non ci risulta che da noi famiglie siano mai state riportate segnalazioni sulla qualità e professionalità del servizio affidi e non siamo mai stati consultati per saggiare il nostro grado di soddisfazione. Allo stesso modo non ci è mai stato chiesto quale fosse il grado di soddisfazione del servizio tutela minori.

Non si capisce il motivo per cui si sia deciso di esternalizzare un servizio pubblico funzionante per puntare sul privato, anche se del terzo settore. Chi conosce la realtà del mondo dell’affido dovrebbe sapere quali sono i punti critici e le
necessità di noi famiglie: continuità, sostegno e sicurezza! Crediamo che su questo sia necessaria una profonda riflessione prima di agire.
Cordiali saluti,
15 famiglie affidatarie con minori in carico del Comune di Como.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Un commento

  1. Perché RN non vende ai privati anche Palazzo Cernezzi e la carica di sindaco? Privatizzi tutto, ma proprio tutto così si scoprirà che non serve a nulla perché non ci sarà più nulla.
    Lo dicevo da anni che sarebbe arrivato “Il Nulla”, adesso c’è.

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