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Cgil, Cisl, Uil: “No al cancello contro i senzatetto”. Poi l’appello a sindaco e giunta

Cgil, Cisl e Uil unite si oppongono unite alla mozione della Lega di Como che chiede una cancellata davanti al portico di San Francesco in funzione anti-senzatetto. Una presa di posizione che, peraltro, segue di poche ore quella di Fratelli d’Italia.

Fratelli d’Italia, no al cancello leghista a San Francesco. “Sarebbe una grandissima sconfitta”

“Ancora una volta, dopo il filo spinato al parcheggio di val Mulini, l’interruzione dell’erogazione dell’acqua potabile nello stesso sito e l’eliminazione delle panchine a San Rocco, siamo all’elevazione di un muro – scrivono i tre sindacati in una nota congiunta – Un muro fisico, con l’apposizione delle grate davanti alla chiesa di San Francesco, ed un muro psicologico, che ghettizza la parte più evidente e scoperta dell’emergenza sociale di questa città”.

Cgil, Cisl e Uil chiedono “con forza alla giunta comunale di rispettare il ruolo ed il mandato del consiglio comunale, dando seguito alla mozione che la impegna ad individuare un dormitorio in città”.

“Abbiamo più volte sostenuto che il modo corretto di affrontare la questione dei senza fissa dimora è quella di costruire percorsi di supporto, accoglienza e integrazione – prosegue la nota – Il dormitorio non è l’unica soluzione, è uno degli interventi. E’ però lo spirito della mozione votata dal consiglio comunale che deve essere un riferimento. Soluzioni “accoglienti ed inclusive”. Solo in questo senso il dormitorio può essere un punto di partenza”.

“La vicenda dei senza fissa dimora è la punta di un iceberg che chiama in causa le politiche sociali dell’amministrazione cittadina, la grave carenza di politiche abitative, con una parte consistente del patrimonio pubblico inaccessibile – si chiude il comunicato congiunto – Ci stiamo avvicinando all’autunno e da mesi sappiamo che non vi sarà il tendone di via Sirtori a dare il consueto ricovero. E’ accettabile che ad oggi non vi sia una soluzione? E’ accettabile che ad oggi non vi sia neppure una prospettiva?”.

Infine l’appello diretto “al sindaco Landriscina, alle assessore Negretti e Corengia, all’intera giunta comunale”, ossia “di dare un segno forte e concreto di discontinuità rispetto agli scorsi mesi ed alle ultime settimane. E’ solo rimettendo al centro la persona, con i suoi bisogni e le sue fragilità ,partendo dagli ultimi, che si possono gettare le basi di una società più giusta. Le grate ed i fili spinati consegniamoli alle pagine buie della storia che dovremmo aver lasciato, per sempre, alle nostre spalle”.

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