Sono 514 le firme raccolte tra i cittadini interessati e depositate, questa mattina all’uffico protocollo, per domandare con urgenza un’assemblea sulla prossima sospensione – per tre anni – delle attività nell’asilo nido Peter Pan di via Longhena 10, ad Albate (qui l’antefatto). E così Caterina Incagliato che rappresenta tutte le famiglie si è recata a Palazzo Cernezzi per consegnare le firme dei genitori. E qui ha avuto modo di scambiare alcune battute con il sindaco Alessandro Rapinese che era negli uffici. E proprio con il primo cittadino è stato fissato, per venerdì, un incontro nella sede dell’asilo.
Il tema è noto: lo scorso novembre le famiglie dei bimbi dell’asilo sono state contattate con un’email che invitava a trasferire i figli in altre strutture del Comune. L’asilo nido di Albate chiuderà infatti per tre anni visto che nella struttura una serie di lavori per ampliarla e riqualificarla. Interventi rientranti nell’ambito dei progetti del Pnrr (Piano nazionale di Ripresa e resilienza) che mirano appunto alla riqualificazione e alla messa in sicurezza degli istituti scolastici e in questo caso dell’asilo nido e che sono ben visti dai genitori stessi che però, considerata la rapidità nella comunicazione, hanno adesso molti dubbi sull’operazione.
“La nostra massima preoccupazione è poter garantire ai bimbi la continuità educativa che temiamo si possa perdere disperdendo i vari piccoli nelle diverse strutture messe a disposizione dal Comune – spiega Caterina – Ribadiamo, siamo favorevoli al progetto, ai lavori e alla nascita del futuro plesso da 0 a 6 anni. Ma abbiamo paura che nel frattempo i piccoli non riescano a godere della continuità di insegnamento”. E i genitori hanno una proposta da sottoporre al sindaco.
“Si potrebbe riaprire temporaneamente l’asilo “Nuvoletta” di Camerlata (gli approfondimenti) che dopo la sua chiusura, nel 2016, era stato ristrutturato. Si tratterebbe così di fare uno spostamento in blocco in quella sede così da garantire la continuità a tutti. Sarebbe per tutti noi più comodo e faciliterebbe anche gli spostamenti di tutte quelle mamme che lavorano. Inoltre non dovendo noi decidere di spostare in altri plessi i nostri bimbi, si eviterebbe di andare ad accrescere le liste di attesa di quegli asili che ci sono stati proposti”, conclude Caterina.
Adesso dunque il prossimo passo è previsto venerdì quando il tema verrà affrontato dal sindaco e una ristretta rappresentanza di di genitori.
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