I 18 bambini di Albate iscritti all’asilo nido di via Longhena (i fatti) potranno decidere di andare nella struttura di via Giussani, individuata dal Comune come soluzione. E’ quanto emerso dalla Commissione 3 convocata questo pomeriggio e voluta dai consiglieri Patrizia Lissi, Lorenzo Cantaluppi e Federico Vozella per cercare di capire se questi bimbi potessero invece essere spostati nella struttura “Nuvoletta” di Camerlata, chiusa da tempo e a disposizione (la proposta).
Come noto, la sede di via Longhena a fine anno scolastico dovrà chiudere i battenti per tre anni a causa del maxi cantiere di ristrutturazione/rifacimento finanziato anche con fondi del Pnrr e che porterà alla nascita di un grande polo moderno per la fascia 0-6 anni. La preoccupazione dei genitori, che hanno depositato di recente in Comune 400 firme, è infatti quella di poter garantire ai figli una continuità educativa.
“Purtroppo l’amministrazione è stata molto chiara parlando della soluzione di via Giussani e del fatto che gli insegnanti seguiranno i bambini. Noi in ogni caso abbiamo chiesto di poter fare un sopralluogo nella struttura di Camerlata – si farà il 16 gennaio – anche se la linea sembra essere tratteggiata con chiarezza”. Uno dei temi caldi sul piatto è rappresentato dal fatto che “così facendo il rischio è anche un altro, ovvero che si creino liste d’attesa lunghe che non possano magari essere soddisfatte – in via Giussani – essendoci potenzialmente anche questi 18 bambini. Non vorremmo che si creassero problemi ed esclusioni. A tal proposito abbiamo anche chiesto che si potessero prorogare i termini delle iscrizioni oltre il limite fissato per il 31 gennaio ma non c’è stata alcuna apertura”, aggiunge Lissi, che ribadisce come la sensazione sia che la “volontà dell’amministrazione sia quella di esternalizzare sempre di più i servizi scolastici anche per il nuovo polo 0-6 anni”, dice Lissi.
“La linea è chiara. La nostra massima attenzione sarà rivolta a garantire la continuità didattica dei piccoli e nel limitare i disagi per le famiglie. Considerato che si tratterà di un disagio momentaneo che porterà a un miglioramento con la creazione del nuovo polo” ha detto il consigliere Lorenzo Cantaluppi.