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Chiusura, Henkel gela le speranze: “Due impianti in Italia non sostenibili. Dialogo con sindacati per ridurre impatto sociale”

Stamani lo sciopero a Lomazzo contro la chiusura dello stabilimento Henkel, domani quello nazionale e il 21 febbraio l’agitazione di solidarietà, a fine turno, delle aziende comasche della chimica e della gomma.

Mentre parlamentari europei e nazionali si mobilitano, ecco che prende la parola Luca FacherisPresidente di Henkel Italia Operations: “|Il consolidamento in un unico sito della produzione di detergenti è stato deciso dopo una valutazione molto accurata. Dal 2016 a oggi i volumi di produzione sono calati di circa il 33% e l’andamento del solo 2020 non risolve una situazione di sovracapacità che è ormai un problema strutturale. Un’azienda come Henkel deve avere una visione strategica e guardare al lungo periodo: due stabilimenti in Italia non sono più sostenibili, il consolidamento è necessario per garantire stabilità e competitività”.

“Crediamo sia ora importante intraprendere – ha poi concluso – una discussione con le rappresentanze sindacali riguardo le opzioni percorribili per ridurre l’impatto sociale della decisione, di cui siamo ben consapevoli”.

HENKEL: CHE COSA STA SUCCEDENDO

VIDEO DIRETTA Lomazzo, tantissimi alla manifestazione contro la chiusura della Henkel

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