Piccola vittoria delle famiglie nel caso dell’asilo di via Longhena ad Albate. Martedì, 4 aprile, infatti si terrà la seconda assemblea tematica sull’argomento e finalmente, come invocato da tempo, si svolgerà non solo in un orario consono, alle 18, ma anche in una sede del quartiere: la Cascina Massée di via Sant’Antonino. Come noto, nonostante la contrarietà dei genitori e non solo, la prima assemblea era stata convocata dal comune un lunedì mattina, il 6 febbraio alle 9, a Palazzo Cernezzi. E infatti all’incontro si presentò soltanto una decina di genitori (qui il racconto).

La vicenda è nota, da tempo si sommano racconti e denunce politiche. L’asilo infatti dovrà chiudere tre anni per lavori e i bambini dovranno essere giocoforza trasferiti in un altro istituto. Le famiglie hanno chiesto al Comune soluzioni alternative, per esempio la riapertura dell’asilo Nuvoletta a Camerlata ma, spiegava Giulia Bolognesi, rappresentante delle famiglie, intervistata su queste pagine: “Ci hanno detto che non ci sono i soldi. Noi sappiamo che è in buone condizioni, come verificato anche in un recente sopralluogo della Commissione 1. La struttura è stata sistemata nel 2009 e chiusa nel 2016. Comunque sindaco e assessori hanno evidenziato come gli uffici siano troppo oberati anche solo per preparare un preventivo che stabilisca i costi di un’eventuale riapertura”.

La prima assemblea era comunque stata convocata fuori tempo, il termine per scegliere un altro asilo scadeva il 31 gennaio (cosa che automaticamente chiude le porte a soluzioni diverse), spiegava ancora la mamma: “Abbiamo chiesto una proroga ma non è stata data. Peraltro le nuove iscrizioni si valutano ad aprile e ci sarebbero stati altri due mesi per valutare altre soluzioni” (qui l’intervista integrale). Insomma il percorso è instradato ma almeno le famiglie potranno incontrare l’amministrazione e confrontarsi in un orario e un luogo più agevoli per chi lavora o comunque ha gli impegni dell’ordinario. La convocazione è stata inviata per tempo, lo scorso 21 marzo dal dirigente Maria Antonietta Luciani.

QUI INTANTO IL VERBALE DELL’INCONTRO DEL 6 FEBBRAIO: