Il Pio Albergo Trivulzio con il Museo Martinitt e Stelline e l’Auser Lombardia, nell’anno che celebra i cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci, hanno dato vita ad un percorso di incontri, conferenze, visite e degustazioni culinarie che vogliono approfondire gli aspetti della vita sociale delle terre lombarde del Quattrocento e del primo Cinquecento.
Il ciclo di eventi porta il nome di “Dimore, luoghi e cronache al tempo di Leonardo in Lombardia”
Le conferenze, che toccheranno molti aspetti della vita dell’epoca (l’arte, la scienza, il cibo, la creazione di manufatti, l’inquisizione e le streghe), si terranno tra Milano, Como e Lecco da settembre a novembre 2019.
Nello specifico a Como, saranno sei gli appuntamenti sul tema, settimanalmente, a partire dal 10 ottobre prossimo, con un evento dal titolo “I grandi storici di Como: Benedetto e Paolo Giovio” alle 15,30 nella Pinacoteca Civica.
Leonardo da Vinci nella percezione comune evoca l’immagine del genio: è stato un grande intellettuale, dominato da una costante e tenace volontà di conoscenza che lo spinse a ricercare la verità delle cose in ogni dimensione della natura e della storia. Il contrasto tra le sue aspirazioni e l’inadeguatezza di strumenti e mezzi a sua disposizione mette in evidenza tutta la sua unicità e umanità.
Nella vastità e complessità delle celebrazioni leonardesche, il progetto si inserisce in un ambito territoriale preciso coinvolgendo esperti e specialisti nelle varie discipline e rivolgendosi ad un pubblico particolarmente attento e interessato a percorsi di approfondimento culturale: questo è lo spirito che ha animato il Museo Martinitt e Stelline di Milano e Auser Lombardia, da anni impegnati in programmi di educazione permanente degli adulti che contano migliaia di aderenti in Lombardia.
“La missione di Auser è valorizzare ciascuna persona – dichiara Lella Brambilla, Presidente di Auser Lombardia – e la promozione della cultura è per noi fondamentale a ogni età e in ogni condizione sociale: le nostre Università della Terza Età e tutte le nostre iniziative rispecchiano questo ideale e contribuiscono al benessere della persona, prevenendo inoltre il decadimento cognitivo. L’approccio originale di questo progetto è perfettamente in linea con questi princìpi, racconta e valorizza le persone comuni che hanno fatto da sfondo al genio e hanno caratterizzato il suo contesto di vita”.
“Infatti – chiosa Giuseppe Calicchio, Direttore Generale del Pio Albergo Trivulzio – se i rapporti tra Leonardo e gli artisti dell’epoca sono stati oggetto di numerosi studi, meno vivace è la ricostruzione delle vite dei personaggi che frequentavano la corte, l’arcivescovo Guido Antonio Arcimboldi, il cuoco Martino da Como, l’inquisitore Matteo Dall’Olmo e il grande condottiero, Gian Giacomo Trivulzio il Magno. Una occasione unica per riscoprire anche gli archivi milanesi”.