Questa mattina giovedì 16 luglio, al Castello di Casiglio di Erba, è stato nominato il nuovo Segretario Generale della Cisl dei Laghi: Daniele Magon.
Eletta, inoltre, la nuova segreteria che è così composta: Marco Contessa, già segretario organizzativo della Cisl di Sondrio che porta in segreteria specifiche competenze sindacali in ambito socio sanitario e di pubblico impiego, Leonardo Palmisano, già segretario amministrativo e organizzativo della Cisl dei Laghi ha collaborato con la reggenza nello staff di segreteria; Elisa Di Marco, responsabile dello sportello lavoro della Cisl dei Laghi, territorio di Como, esperta di politiche attive del lavoro. Presente ai lavori anche la Segretaria Generale della Cisl Annamaria Furlan.
Classe 1966, Daniele Magon è nato a Saronno il 12 gennaio. Sposato, con un figlio, è a tutti gli effetti un cislino “dei Laghi”, avendo vissuto a Como fino all’età di 26 anni. Inizia il suo cammino in Cisl vent’anni fa nella Fistel (il sindacato delle telecomunicazioni, spettacolo, editoria) di cui diventa segretario generale. Nel 2007 entra in Femca (Federazione energia, moda, chimica ed affini) di cui diventa prima segretario generale a Varese e poi della Femca dei Laghi, incarico che ha conservato fino ad oggi.
“Sono arrivato ad accettare la proposta di guidare la Cisl dei Laghi ‐ ha spiegato il nuovo segretario generale – per senso di responsabilità verso entrambi i territori che la compongono, che sento miei. Dopo il passaggio della reggenza, che ha aiutato la Cisl a superare le inevitabili difficoltà dovute all’unione di due territori, Como e Varese, fortemente industrializzati ma molto diversi, ora siamo pronti ad affrontare nuove sfide. Accanto a me una squadra di provata professionalità e competenza con cui affronteremo le sfide future”.
“Oggi ci troviamo dentro un’emergenza economica e sociale di enorme portata ‐ ha proseguito Magon ‐ che va fronteggiata con tempestività, per evitare di trovarci travolti da un autunno “caldo”, con la ripresa della scuola e delle attività produttive. Per questo riteniamo urgente la definizione di un progetto di lungo termine, che preveda ammortizzatori sociali adeguati, momenti di formazione, strumenti e risorse in grado di garantire ai lavoratori e alle aziende che i sacrifici a cui sono stati sottoposti verranno ripagati, e che non ci saranno licenziamenti. Solo così sarà possibile uscire insieme dalla secca”.
“Dentro questo progetto condiviso alta dovrà essere l’attenzione verso alcuni pilastri del nostro sistema sociale – ha continuato Magon – penso in primis alla sanità, di cui tutti abbiamo compreso l’enorme importanza in questo periodo, ma anche la necessità di un suo migliore assetto; la scuola, luogo prezioso di formazione ed educazione alla vita. E poi, ovviamente, il lavoro. Como e Varese sono due province fortemente industrializzate che stanno attraversando un periodo di grande sofferenza. Fino a pochi anni fa la loro ricchezza era data da un sistema produttivo solido, caratterizzato da eccellenze nazionali e internazionali: penso al turismo e al tessile per il comasco, settore, quest’ultimo, che prima del Coronavirus stava dando importanti segnali di ripresa e al metalmeccanico, farmaceutico e gomma‐plastica per il varesino. La crisi ha colpito tutti, indiscriminatamente. Come Cisl, insieme alle altre organizzazioni sindacali, faremo del nostro meglio per mettere i territori nelle condizioni di ripartire. Territori che hanno bisogno di risorse nuove, investimenti. Al Governo chiediamo, in questo senso, di allentare la morsa della burocrazia che rende così difficile favorire interventi nel settore pubblico. Così come chiediamo regole più chiare per il settore privato, che permettano di programmare meglio il futuro, perché Como e Varese tornino appetibili per chi ha interesse ad investirci, ma oggi non lo fa, perché non sa che cosa potrà accadere domani dei suoi investimenti”.
Ugo Duci, fino ad oggi reggente della Cisl dei Laghi e segretario regionale della Cisl, ha aggiunto: “Il bilancio di questo periodo di reggenza è estremamente positivo. Grazie al prezioso lavoro svolto da Francesco Diomaiuta, a cui ho chiesto di darmi una mano in questo impegno, credo di poter dire che siamo riusciti a mettere in sicurezza gli aspetti organizzativi, economici e finanziari dell’intera Cisl dei Laghi. Consegniamo un bilancio perfettamente in ordine, con una disponibilità di risorse su cui il prossimo gruppo dirigente potrà fare affidamento per effettuare le scelte politiche che riterrà necessarie, tenendo anche conto che il 2021 sarà l’anno del Congresso. Particolare non secondario, perché un conto è programmare i propri obiettivi con le tasche piene, e un altro con le tasche vuote. Questo lavoro è stato possibile grazie ad una piena, totale e reale cooperazione e disponibilità di tutte le categorie della Cisl dei Laghi, degli operatori e responsabili dei Servizi e di tutto il personale. Ed ora, concluso questo periodo di reggenza, affidiamo la Cisl dei Laghi ai suoi legittimi padroni, i nostri iscritti, e ad una segreteria espressione del territorio e di eccellente formazione”.
“Al nuovo gruppo dirigente auguro disponibilità e consapevolezza – ha concluso Duci – Disponibilità a servire gli oltre 125 mila associati alla Cisl dei Laghi e i delegati, che sono gli alveoli dei polmoni della Cisl nei luoghi di lavoro. E a null’altro sentirsi se non al servizio delle lavoratrici, dei lavoratori, dei pensionati e delle pensionate, perché questo è il sindacato, altrimenti non si chiamerebbe con questo nome. E poi la consapevolezza di essere alla guida di un sindacato forte di una notevole rappresentanza in due province di grande importanza per la Lombardia e per
l’intero Paese. Dunque: disponibilità ad esercitare l’unica mission, che è il servizio, e la consapevolezza di una grande responsabilità, se sarà questa la cifra della segreteria che è stata eletta oggi il futuro della Cisl dei Laghi sarà di grande soddisfazione”.
Presente all’incontro anche l’ormai ex sub reggente della Cisl dei Laghi Francesco Diomaiuta. “La reggenza, dopo quasi due anni di attività sul territorio, oltre ad aver ricondotto su binari tranquilli l’andamento organizzativo e amministrativo dell’Unione, è riuscita anche a ricostituire un gruppo dirigente forte e coeso – ha spiegato – Oggi, con la nuova segreteria, abbiamo recuperato non soltanto persone di grande passione e disponibilità, ma anche di notevole competenza e professionalità per affrontare al meglio e con spirito di coesione le sfide future. Per questo credo ci siano tutte le condizioni perché la Cisl dei Laghi abbia davanti un avvenire importante, che favorirà una ripresa della sua posizione sul territorio rispetto ai temi che lo riguardano, a maggior ragione in un momento come questo, in cui l’autunno può rivelarsi cruciale per il rilancio economico del nostro Paese e del territorio dei Laghi. A Daniele Magon e agli amici che compongono la segreteria il più sincero in bocca al lupo. Non ho dubbi che il loro lavoro sarà proficuo”.
Le conclusioni del Consiglio Generale sono state affidate ad Annamaria Furlan, Segretaria Nazionale della Cisl. “Ringrazio tutti voi, Ugo Duci e, soprattutto, Francesco Diomaiuta per il lavoro svolto durante la reggenza – ha affermato – Occorreva tenere insieme la struttura e responsabilizzare in modo diffuso. Diomaiuta ha dato la disponibilità con totale spirito di servizio, dote rara nel gruppo dirigente, che ha interpretato e vissuto il suo ruolo in modo profondo. Sapeva che il suo percorso era a tempo. Il completamento di questo percorso significava la sua uscita, il suo lavoro sarebbe stato compiuto nel modo migliore, con la creazione del nuovo gruppo dirigente”.
“Conserviamo a lungo i valori di solidarietà di come si vive all’interno dell’organizzazione – ha ricordato Annamaria Furlan ‐ proprio ora che abbiamo toccato con mano il dolore della solitudine”. Il plauso della Segretaria della Cisl è andato ai lavoratori del campo sanitario e ospedaliero: “In questi mesi terribili, è stata di esempio per tutti noi, il lavoro del personale sanitario con abnegazione e umanità si sono fatti vicini ai malati che combattevano contro il COVID in totale solitudine. Dobbiamo fare sì che questi lavoratori non vengano più messi ai margini, considerati fannulloni ma che vengano rispettati dall’opinione pubbliche e le risorse del Mes non siano solo un elemento di scontro politico ma diventino un’opportunità per migliorare la situazione dei lavoratori della
sanità nel nostro paese”.
La Segretaria ha ricordato anche la situazione della scuola italiana, che ancora non è sufficientemente equipaggiata per il rientro a settembre. “Vedo poca presa di coscienza e le risorse disposte non sono sufficienti per la sicurezza di studenti e lavoratori del settore. Durante la pandemia abbiamo toccato con mano l’importanza della scuola e dell’accesso ad essa, ma adesso sembra che questa realtà non rientri nelle priorità degli investimenti, sulle infrastrutture, materiali e immateriali”.
Proprio sul tema delle infrastrutture, Annamaria Furlan ha sostenuto che nello snellimento dell’affidamento delle opere pubbliche non si perda trasparenza e dignità del lavoro: “Il superamento del codice degli appaltinon riduce solo i tempi della burocrazia ma con questa modalità vengono meno controlli per evitare le infiltrazioni della criminalità organizzata”. Per quanto concerne la partecipazione dei sindacati agli Stati Generali con il Governo, Annamaria Furlan ha auspicato che al confronto facciano seguito i fatti, con interventi in merito alle riforme fiscali e agli ammortizzatori sociali. “Vediamo le difficoltà del Paese non siamo marziani ‐ afferma Annamaria Furlan ‐ ma non possiamo prescindere dai precedenti risultati ottenuti grazie alla contrattazione”.